La processione e il via alle luci: in riviera tra fascino e tradizione

Dopo gli anni difficili del Covid le manifestazioni tornano a riempire il centro, il lungomare e il paese alto. In mattinata la banda dei carabinieri in ricordo del generale Dalla Chiesa, la figlia: "Grazie al Comune"

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Luci, musica e parole che scaldano il cuore. È questa la materia di cui è fatta la festa dell’Immacolata 2022. L’amministrazione ha iniziato l’8 dicembre portando in scena il concerto della banda dei Carabinieri: l’ensemble di 43 elementi, alle 10.45, ha sfilato per l’isola pedonale raggiungendo piazza Giorgini, dove di fronte a centinaia di sambenedettesi ha eseguito la sua performance. Peraltro l’incipit musicale era stato previsto per celebrare l’80° anniversario dell’assunzione, da parte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della tenenza di San Benedetto, nonché per commemorarlo nei 40 anni che ci separano dalla sua violenta dipartita. A risultare del tutto imprevista, invece, è stata la missiva inviata da Rita Dalla Chiesa al sindaco Antonio Spazzafumo per ringraziarlo dell’iniziativa: "La memoria di mio padre – ha scritto la conduttrice – è ancora oggi un elemento importante della cultura pubblica e questo lo si deve anche grazie alle moltissime istituzioni locali come, e soprattutto, San Benedetto, che ha protetto mio padre, nascondendolo, durante il suo periodo da partigiano". Il pomeriggio è invece stato aperto dalla santa messa officiata presso la chiesa della Madonna della Marina: al rintocco delle campane, che hanno segnato il termine della funzione, l’effigie della Vergine Immacolata è stata portata in processione, accompagnata dal vescovo Carlo Bresciani fino alla chiesa di San Benedetto Martire. Sindaco e amministratori si sono quindi spostati in piazza Sacconi per accendere le luminarie del Torrione. Dalle 18.30, a partire dal vecchio incasato, il centro è divampato: al porto, al giardino ‘Nuttate de lune’ e al pennello, sull’isola pedonale, dove un albero di 16 metri torreggia a pochi passi da piazza Matteotti, lungo viale Secondo Moretti. Il vertice comunale esprime soddisfazione. "Dedico questa festa alla mia bellissima città – ha detto Spazzafumo - storia e tradizione non devono essere dimenticate in un periodo tanto difficile, che ci chiama a creare momenti di aggregazione in cui vedersi e riconoscersi. L’accensione delle luminarie è proprio uno di questi momenti: noi vogliamo che rappresentino un faro di speranza per le attività commerciali che stanno vivendo in prima persona una terribile crisi". "All’inizio si era prospettato un Natale più spento – ha aggiunto l’assessore al commercio Laura Camaioni – ma grazie all’apporto dei molti privati e dei consiglieri Stefano Gaetani e Giselda Mancaniello siamo riusciti a mettere insieme risorse notevoli".

Giuseppe Di Marco