La protesta scalda la riviera Salari, ferie e organici ridotti Tutta la rabbia dei sindacati

A indire la manifestazione sono stati Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl, che chiedono riequilibrio dei contratti: "I dipendenti dell’Ast di Ascoli percepiscono 693,25 euro in meno rispetto ai colleghi delle Marche".

La protesta scalda la riviera  Salari, ferie e organici ridotti  Tutta la rabbia dei sindacati

La protesta scalda la riviera Salari, ferie e organici ridotti Tutta la rabbia dei sindacati

È un feretro nero con una scritta bianca, quello che ieri mattina ha campeggiato all’ingresso del ‘Madonna del Soccorso’, e di certo non ha dato il benvenuto alla primavera. Sulla bara, invece, sono state scritte parole ben poco equivocabili: "Diritti dei lavoratori". Un’allegoria che testimonia quanto sia teso il clima fra Azienda Sanitaria Territoriale e sindacati, i cui rappresentanti hanno organizzato l’ennesimo picchetto di protesta per il reddito accessorio e la stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato. Personale necessario, senza il quale il nosocomio della riviera potrebbe subire importanti ridimensionamenti. Ad indire la manifestazione sono stati Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl, le cui richieste vanno al riequilibrio dei fondi contrattuali: "I dipendenti dell’Ast di Ascoli Piceno – affermano le sigle sindacali – percepiscono 693,25 euro in meno rispetto ai colleghi delle Marche". Ma non finisce qui. Si chiede la restituzione di 495mila euro congelati per il pagamento delle indennità relative al periodo che va dal 15 novembre al 31 dicembre 2021. Quindi si esige il pagamento dei tempi di vestizione, la fruizione delle ferie arretrate ammontanti, per buona parte dei dipendenti, a 100 giornate. I sindacati inoltre mettono in chiaro che andrebbe verificato il carico di lavoro e ridefinita la dotazione organica, nonché applicate le norme per il superamento del precariato. A dover essere applicata, in tal senso, dovrebbe essere pure la riorganizzazione dei servizi con copertura di tutte le funzioni. Infine, i sindacati chiedono l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali relative al 2021 e 2022. L’ira delle rappresentanze è a dir poco funesta. "Ancora una volta il Piceno viene discriminato sotto il profilo finanziario a favore del nord della regione – ha commentato Giorgio Cipollini, responsabile territoriale Cisl – L’unica realtà provinciale alla quale sono state sottratte risorse per 2 milioni di euro è proprio la nostra Ast, e questo comporta l’incertezza della conferma di circa 160 operatori sanitari, nonché il rischio della chiusura di diversi servizi a discapito della collettività. Ma soprattutto, è certo che la sanità pubblica, in queste condizioni, subirà un depauperamento sostanziale". "La nostra rivendicazione – aggiunge Viola Rossi, Cgil – riguarda soprattutto la mancanza di rispetto dei vincoli contrattuali nazionali: oggi la situazione è notevolmente peggiorata, per il fatto che la commissaria Carignani è totalmente indisponibile ad avviare un percorso di confronto sindacale su queste criticità".

Giuseppe Di Marco