La Protezione civile ha una nuova casa

Comunanza, inaugurato il centro polifunzionale grazie al progetto dalla Croce Rossa italiana

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Mattinata di festa, ieri a Comunanza, per l’inaugurazione del nuovo centro polifunzionale realizzato dalla Croce Rossa nell’ambito del piano di ricostruzione post sisma, per il quale l’associazione ha già ultimato e consegnato dieci dei sedici grandi progetti previsti, la maggior parte dei quali proprio nelle Marche. La struttura ospiterà spazi dedicati alla formazione della popolazione sulla prevenzione e sorge in una zona destinata ad attività di protezione civile in caso di emergenza, vista la presenza di un’elisuperficie abilitata al volo notturno e strumentale (24 ore su 24) ed in condizioni di meteo avverse. Inoltre, è presente una zona per mettere in sicurezza la popolazione e in grado di accogliere eventuali sfollati. Il centro è posizionato fra le province di Ascoli e Fermo ed è pensato per diventare un punto di riferimento per tutto il sistema di protezione civile dell’unione montana dei Sibillini. Un punto di coordinamento dell’attività emergenziale e del volontariato, un luogo in cui lavorare per aumentare l’offerta di servizi sociosanitari, drasticamente diminuiti dopo il sisma, e per costruire una comunità resiliente che guardi con fiducia al futuro dei Sibillini. "Siamo orgogliosi di questo progetto che prende vita grazie a chi ha voluto sostenere la nostra associazione nell’opera di ricostruzione post sisma – ha spiegato il vicepresidente nazionale della Croce Rossa Rosario Valastro -. Il nostro impegno è finalizzato non solo alla riconsegna di spazi alla popolazione, ma anche per fornire nuovi strumenti di socializzazione e di aggregazione utili alle comunità locali e ai territori. Lo abbiamo già fatto e continueremo a farlo". "E’ una grande soddisfazione poter inaugurare il nuovo centro polifunzionale di protezione civile qui a Comunanza – ha proseguito il sindaco Alvaro Cesaroni -. Una struttura che darà valore aggiunto a tutto il territorio dei Sibillini in termini di sicurezza, prevenzione e gestione delle emergenze". L’opera è costituita fondamentalmente da due corpi di fabbrica, uno esistente (che è stato recuperato ed è di circa 320 metri quadrati) come hub per mezzi di emergenza con presenza di servizi come bagni e magazzini. Il secondo è una nuova struttura di circa 420 metri quadrati con nove stanze per spogliatoi, uffici e servizi. I due corpi sono uniti da un corridoio di nuova realizzazione.

Matteo Porfiri