E’ morto Nazzareno Torquati. Una grave perdita per la città di San Benedetto. Aveva 71 anni e ultimamente era stato costretto a sottoporsi ad alcuni interventi chirurgici. Era ricoverato all’ospedale di Ancona, dove la situazione è precipitata nelle ultime ore e nulla hanno potuto fare i medici per strapparlo al terribile destino. Nazzareno Torquati è stato un importante uomo politico e del mondo economico della città, in particolare nel settore della lavorazione di prodotti ittici. Costretto a stare su una sedia a rotelle dal 1994, quando rimase coinvolto in un infortunio sul lavoro proprio all’interno della sua azienda nella zona portuale, non ha mai smesso di lavorare e di creare. E’ stato assessore nell’amministrazione Perazzoli, ha creato molti sodalizi ed è stato anche l’uomo della rinascita della Sambenedettese calcio dopo il fallimento in cui l’aveva trascinata Antonio Venturato, assumendone la presidenza. "Con la morte di Nazzareno Torquati la città perde una voce libera, lucida, visionaria con cui si è dovuta sempre misurare negli ultimi decenni – afferma il sindaco Antonio Spazzafumo – Nazzareno è stato sempre profondamente immerso nella vita cittadina: sambenedettese fino al midollo come tutta la sua famiglia".
Nazzareno Torquati 30 anni fa aveva dato il suo impulso al progetto del Parco Marino del Piceno e due anni fa era stato tra i fondatori dell’omonima associazione che oggi si batte per la realizzazione. "Se la sua scomparsa ci rende certamente più poveri, dall’altro impone alle Istituzioni locali e regionali, alla politica ed a tutte le realtà sociali ed economiche del territorio di investire il grande patrimonio di idee e progetti che ci ha lasciato – scrive in una lunga nota l’Associazione – Noi lo faremo certamente con ancora maggiore determinazione sino alla realizzazione del nostro progetto comune. Grazie Zzarè!". I soci del Circolo dei Sambenedettesi parlano della perdita di una delle figure più presenti e attive nella vita pubblica della citta. Il presidente del Circolo, Gino Troli, così lo ricorda: "Non ha mai smesso di battersi e fare da punto di riferimento anche nei momenti più difficili che la vita gli ha riservato".
Marcello Iezzi