Rimini
2
Sambenedettese
1
(4-3-3): Colombi (1’ st Vitali); Longobardi, Gorelli (1’ st Bellodi), Lepri (20’ st Cinquegrano), Semeraro (1’ st Falbo); Garetto, Langella (1’ st Fiorini), Malagrida (1’ st Accursi); Chiarella (1’ st Dobrev), Ubaldi (1’ st Parigi), Cioffi (1’ st Jallow). A disp.: Sammarini, Cernigoi. All.: Buscè.
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Orsini (1’ st Semprini); Zini (20’ st Tataranni), Pezzola (1’ st Cantarini), Gennari (1’ st Orlandi), Orfano (1’ st Milone); Toure (1’ st Evangelisti), Bernaola (1’ st Guadalupi), Baldassi (1’ st Fabbrini); Paolini (1’ st Moretti), Eusepi (1’ st Lonardo), Kerjota (1’ st Battista). A disp.: Grillo, D’Eramo. All.: Palladini.
Arbitro: Flavio Barbetti di Arezzo.
Reti: 13’ st Fabbrini (rig.), 23’ st Garetto, 40’ st Parigi.
Note - Spettatori 1.040. Angoli 8-3. Ammoniti: Kerjota, Jallow, Bellodi, Evangelisti.
Il caldo afoso fa già, di per sè, intuire che è solo calcio d’agosto. Ma poi ci pensano le gambe pesanti a confermarlo. Rimini e Sambenedettese si allenano al ’Romeo Neri’ e, alla fine i romagnoli la portano a casa in rimonta. Mentre sugli spalti, a braccetto, romagnoli e marchigiani celebrano, tra cori e bandiere, un’amicizia decennale. Molto Rimini e poca Samb nel primo tempo. Anche se, in fin dei conti, sia Colombi che Orsini se la passano in tranquillità. Squadre a specchio. Il 4-3-3 è un marchio di fabbrica di Buscè, ma anche di Palladini. Buscè che sceglie gran parte della vecchia guardia per la prima della stagione al ’Neri’. Otto su undici sono uomini già noti, mentre gli occhi sono puntati sulle novità. Palladini sceglie l’esperienza di Eusepi al centro dell’attacco con Paolini e Kerjota a supporto. Pezzolla e Gennari fanno coppia in difesa con lo spagnolo Bernaola a dirigere in mezzo al campo. Il Rimini manovra, la Samb attende. Ma di occasioni, dicevamo, poco o nulla. L’intervallo riconsegna due squadre radicalmente cambiate, neanche a dirlo. Dopo 12 minuti lo squillo che dà la scossa. Bellodi stende Battista in area. Rigore che Fabbrini trasforma spiazzando Venturi. Il pareggio dieci minuti dopo. Parigi sorprende Semprini, ma c’è il palo. Spunta Garetto. Da due passi non sbaglia. Poi il timbro finale lo mette proprio Parigi, sul suggerimento di Accursi.
Donatella Filippi