GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

La strage dei morti sul lavoro. Aumentano le vittime nel Piceno e anche le denunce di infortuni

I dati Inail sul primo quadrimestre arrivano a pochi giorni dalla doppia tragedia: . Benito Ferretti è deceduto a Morignano e Mariano Bracalenti mentre era in cantiere.

I dati Inail sul primo quadrimestre arrivano a pochi giorni dalla doppia tragedia: . Benito Ferretti è deceduto a Morignano e Mariano Bracalenti mentre era in cantiere.

I dati Inail sul primo quadrimestre arrivano a pochi giorni dalla doppia tragedia: . Benito Ferretti è deceduto a Morignano e Mariano Bracalenti mentre era in cantiere.

I dati Inail sul primo quadrimestre 2025 evidenziano una situazione preoccupante per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro nella provincia di Ascoli. Le denunce di infortunio salgono da 654 a 679 (+3,8% rispetto allo stesso periodo del 2024), ma il dato più grave riguarda gli infortuni mortali, passati da 0 a 2. Un dato estremamente preoccupante, tenuto anche conto che in questa statistica, relativa al periodo da gennaio ad aprile, non sono presenti le due morti sul lavoro avvenute sabato e domenica. Nella prima è deceduto il 63enne muratore Benito Ferretti mentre stava lavorando nella sua abitazione a Morignano. Il giorno successivo ha perso la vita il 56enne carpentiere Mariano Bracalenti, di Monterubbiano, caduto mentre lavorava in un cantiere a Rotella. Nel complesso, nel primo quadrimestre 202ì5 nelle Marche le denunce di infortunio sono cresciute dell’1,8%, passando da 5.309 a 5.403. In aumento anche i decessi: 6 nel 2025 contro i 3 del primo quadrimestre 2024.

Le morti si sono concentrate soprattutto in Ancona e Ascoli (2 ciascuna), mentre a Macerata e Pesaro Urbino ne sono avvenute una a testa. Solo Fermo resta a zero. Secondo Guido Bianchini, past president del Cocopro Inail di Ascoli, "ancora manca un vero cambio di passo. Servono investimenti urgenti da parte della Regione e del Governo per rafforzare gli organici degli enti ispettivi, sia per i controlli che per la prevenzione". Le malattie professionali sono complessivamente scese nelle Marche: da 2.801 a 2.595 (-7%). Ascoli fa però segnare un’impennata: da 298 a 553 casi. Un dato anomalo che merita attenzione. Nelle altre province l’andamento è variabile: Ancona scende, Macerata e Pesaro Urbino crescono. Bianchini sottolinea come le recenti iniziative contro lo stress termico siano un primo passo positivo, ma ammonisce: "Servono risorse vere. Preoccupano le parole della premier Meloni sui 650 milioni promessi all’INAIL: oggi non ci sono certezze. Per tutelare lavoratrici e lavoratori, è urgente applicare il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione, firmato il 17 aprile 2025. La sicurezza non può più essere rimandata".

P. Erc.