La ’Terra che cura’ ha portato alla scoperta di emozioni e patrimonio

Progetto territoriale in rete "Terra che cura" con 12 eventi che hanno toccato esperienze diverse, coinvolgendo 7 comuni del Fermano. Valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, con esperti, docenti, scrittori e giornalisti di livello nazionale e internazionale. Obiettivo: rendere più attivo il territorio.

Ambienti dove riscoprire valori più in sintonia con l’essere umano. Occasioni per ritrovarsi con la propria essenza, e con chi ci circonda, attraverso la conoscenza esperienziale ed emotiva. Tutto questo è stato la ‘Terra che cura’, progetto territoriale in rete durato un anno appena concluso, con 12 eventi che hanno toccato altrettante esperienze diverse, e richiamato alcune centinaia di persone intervenute da varie parti, facendo scoprire il territorio Fermano sotto aspetti diversi, armonizzando cultura, arte, natura e paesaggio. Coinvolti i comuni di Amandola, Falerone, Ortezzano, Servigliano, Smerillo, Belmonte Piceno e Montefortino nel Santuario della Madonna Dell’Ambro. Iniziativa di successo promossa da ‘Rural Life’ e finanziata dal ‘Gal Fermano’. Ogni appuntamento ha affrontato una tematica diversa incrociando più discipline: filosofia, cultura, gastronomia, archeologia, natura oltre ovviamente alle escursioni meditative al paesaggio come benessere psico-fisico, dalla medicina naturale alla dieta mediterranea, fino agli itinerari religiosi al Santuario dell’Ambro. Coinvolti esperti, docenti, scrittori e giornalisti di livello nazionale e internazionale. Dunque valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale artistico e paesaggistico con l’obiettivo di rendere più attivo il territorio, per la popolazione ed i turisti. Le iniziative culturali, artistiche e turistiche hanno creato un ambiente di apprendimento reciproco, incoraggiando parallelamente la creazione di una rete sinergica con i comuni coinvolti.

a. c.