L’acol, la più antica droga dell’umanità

di Adriano Sacripanti*

L’alcol è stato ricavato dal vino nel Medioevo, con un procedimento che è lo stesso che si impiega oggi: la distillazione. L’alcol, un tempo chiamato spirito, come è noto produce nell’uomo effetti piacevoli come senso di benessere, euforia, ma anche stordimento, perdita dei sensi, tanto da essere definito la più antica droga dell’umanità. Dall’uva si ottiene il vino; dalle mele il sidro, dal latte il Kefir (bevanda ancora in uso tra le popolazioni dell’Asia centrale che vivono di pastorizia). Oggi come nell’antico Egitto, dalla fermentazione dell’orzo si ricava la birra. Quando si parla di alcol ci si riferisce all’alcol etilico o etanolo. Di ogni bevanda alcolica si può stabilire la gradazione alcolica. Essa indica la percentuale in volume di alcol contenuta nella bevanda. Quando ad esempio il vino ha un grado alcolico di 10 significa che in 100 ml di quel vino sono presenti 10 ml di alcol (ovvero 100 ml in un litro). Una domanda sorge spontanea: qual è la dose ottimale di alcol? Occorre chiarire che l’alcol è una sostanza voluttuaria e non un alimento vero e proprio. A piccole dosi può essere tollerato; ad alte dosi è un veleno. Gli esperti consigliano per una persona sana di non superare 50 ml di alcol. Tale quantitativo è fornito da mezzo litro di vino a 10 gradi o 400 ml a 12,5 gradi, che deve essere bevuto durante i due pasti quotidiani. Sarebbe un errore, invece, consumare tale quantità in un solo pasto. In tal caso, sia il fegato che lo stomaco potrebbero risentirne. Per questo motivo è sconsigliato fare uso di aperitivi alcolici, specie per quei soggetti che soffrono di gastrite, ulcera o reflusso gastroesofageo, poiché aumentano la secrezione gastrica. Se le bevande alcoliche sono introdotte in notevole quantità, l’alcol in eccesso potrà passare nel sangue, per essere in parte eliminato attraverso i polmoni. E’ per tale motivo che l’alito di chi ha bevuto troppo ha l’odore di alcol. L’alcolismo è causa solo in Italia di oltre 30 mila morti all’anno per malattia e incidenti sul lavoro e soprattutto sulle strade. Dunque l’alcol è per molti una vera e propria droga di gran lunga la più diffusa, anche perché tollerata dal punto di vista sociale.

* presidente provinciale Assoziazione italiana consumatori