Laghi resta con riserva: "Vedremo"

La consigliera: "La tenuta o meno della maggioranza non dipende solo da me, ci sono malumori oggettivi"

Laghi resta con riserva: "Vedremo"

Laghi resta con riserva: "Vedremo"

La maggioranza c’è, ma per quanto tempo ancora? A tenere in piedi l’amministrazione comunale è un solo consigliere, e per il momento la tenuta è confermata: a decidere in tal senso, due giorni fa, è stata Silvia Laghi, che in una riunione di maggioranza ha espresso la propria volontà di rimanere nel gruppo, pur ammettendo che al suo interno sussistano importanti problemi che potrebbero portare, in futuro, ad una scelta ben diversa. "Ho preferito attendere qualche giorno prima di rilasciare dichiarazioni ufficiali, perché ero io stessa molto combattuta sul da farsi – dice Laghi – Una svolta politica da parte di Simone De Vecchis era prevedibile, anche se mi sarei aspettata una maggiore condivisione nel fare certe scelte. Scelte che non giudico, anche perché condivido buona parte di ciò che ha detto l’ex capogruppo. La tenuta o meno della maggioranza non dipende solo da me, ci sono malumori oggettivi". Molto si deciderà con la faccenda del Ballarin. "L’iniziativa di restyling del Ballarin non si sa come andrà a finire – prosegue Laghi – Però non mi sento di staccare la spina all’amministrazione in un momento così delicato e confuso. Detto questo, da qui alle prossime settimane sapremo se ciò che sta portando avanti il vertice comunale stia andando a segno. Ma il buon esito dell’operazione Ballarin non sarà sufficiente a farmi restare, se non sarà accompagnato da un cambio di rotta da parte del sindaco, della giunta e degli stessi consiglieri".

Metodo, condivisione, trasparenza: fattori che hanno portato Simone De Vecchis ad uscire dalla maggioranza e che potrebbero incidere anche per altri elementi del consiglio, come gli ‘ex dissidenti’ di San Benedetto Viva. Sulla trasparenza, peraltro, tornano anche Luciana Barlocci, Aurora Bottiglieri ed Emanuela Carboni, che lamentano la tardiva convocazione delle commissioni. Ad esempio, quella sulle mense, inizialmente prevista per il 22 febbraio: "Solo ieri è arrivata la convocazione, e peraltro alle 11 di mattina (del 23 marzo, nda). Per l’amministrazione Spazzafumo questa però non è una novità. In 16 mesi di governo i numeri sono impietosi: le commissioni turismo e sport non si sono mai riunite, commercio e attività produttive una sola volta, lavori pubblici tre volte, se non le commissioni congiunte con L’urbanistica. Sicurezza e ordine pubblico, uno dei primi punti del programma di mandato, una sola volta. Insomma la gestione delle commissioni esattamente come la gestione della città. Assolutamente allo sbando".

Giuseppe Di Marco