"Lago di Gerosa, nuovi bandi per il turismo"

Consorzio di bonifica, parla il presidente Netti: "Quella zona è un gioiello dei Sibillini"

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I problemi di inefficienza avuti in passato, le polemiche per il pagamento della tassa di bonifica, le difficoltà dovute agli impianti irrigui malridotti. Tutte situazioni che, negli ultimi anni, il consorzio di bonifica delle Marche è riuscito a mettersi alle spalle. A stilare un bilancio è il presidente Claudio Netti.

Presidente, partiamo dagli impianti irrigui. Quali sono stati i principali interventi che avete svolto in questi mesi?

"Siamo riusciti a orientare delle risorse importanti verso la modernizzazione degli impianti irrigui presenti su tutto il territorio, con il passaggio dal sistema a scorrimento a quello a condotta. Inoltre, sono stati fatti altri investimenti, dotando di contatore ogni presa d’acqua, generando un risparmio economico che, in questo momento di aumenti generalizzati, viene molto apprezzato dagli agricoltori, con i consumi abbattuti in maniera netta. In concreto, la trasformazione dell’impianto a scorrimento, portato a condotta e con contatori, produce un risparmio vicino all’80 per cento. Per non parlare, poi, del beneficio a livello ambientale".

Dal punto di vista turistico, avete recuperato il lago di Gerosa. Come avete fatto?

"Abbiamo dirottato investimenti importanti sulla messa in sicurezza della diga di Gerosa e sulla riqualificazione di tutta l’area per valorizzare il lago agli occhi dei turisti. Il tutto, ovviamente, con la collaborazione di tutti i Comuni del comprensorio, da Comunanza fino a Montemonaco e Montefortino. A breve, al lago di Gerosa, verranno realizzati dei percorsi specifici per chi ama le escursioni, ma anche dei servizi igienici e un’area camper. Le gare di appalto sono state già promosse e speriamo che una parte dei lavori possa concludersi già nella prima parte della stagione estiva. Il lago di Gerosa è una perla per i Sibillini e rappresenta un volano fondamentale per il turismo nelle aree montane".

In molti si lamentavano della la tassa di bonifica. Cosa è cambiato in questi anni?

"Purtroppo, il ‘vecchio’ consorzio aveva provocato una brutta frattura tra l’ente e il territorio. Una frattura che siamo riusciti finalmente a sanare. Grazie al lavoro costante che stiamo svolgendo, infatti, il rapporto di conflitto sta diventando un rapporto di collaborazione con gli utenti. Anche perché noi non spendiamo soldi pubblici, ma reinvestiamo le risorse che arrivano nelle nostre casse proprio attraverso la tassa di bonifica.Alcune polemiche erano condivisibili e anche per questo abbiamo preferito non andare avanti nel caso di alcuni contenziosi".

E la spiaggetta del Castellano?

"Parliamo di una zona di competenza del genio civile. Ma è logico che, qualora venissimo coinvolti, non ci tireremo indietro e siamo disponibili a portare avanti dei lavori di manutenzione e di riqualificazione di un luogo amato da tutti, sia dagli ascolani che dai turisti".

Matteo Porfiri