MATTEO PORFIRI
Cronaca

Lago di Pilato, turisti con i piedi a mollo

Piedi ‘a mollo’ nel Lago di Pilato. In spregio, ovviamente, ai divieti imposti per la tutela della microflora e microfauna...

I turisti con i piedi a mollo nel delicatissimo Lago di Pilato

I turisti con i piedi a mollo nel delicatissimo Lago di Pilato

Piedi ‘a mollo’ nel Lago di Pilato. In spregio, ovviamente, ai divieti imposti per la tutela della microflora e microfauna tra cui il Chirocefalo del Marchesoni, il crostaceo endemico che vive esclusivamente in quello specchio d’acqua. L’immagine scattata nel weekend e ripubblicata dal portale ‘Camoscio Sibillini’, che vede protagonisti (loro malgrado) alcuni escursionisti, ha indignato il web e spinto gli operatori a ricordare quali sono le regole per visitare il lago di Pilato nel rispetto dell’ambiente. A spiegarlo è Simone Gatto, biologo naturalista.

"Questa foto ha dato fastidio a tanti – conferma l’esperto, che si trova a fornire ancora informazioni ripetute in lungo e in largo per spiegare il divieto –. Ci sono dei motivi per i quali non ci si può bagnare nel lago. Innanzitutto perché attraverso la nostra pelle si modifica l’equilibrio biochimico dell’acqua. Soprattutto se a bagnarsi sono più persone. Siccome all’interno del lago ci sono una microflora e una microfauna molto particolari, farsi il bagno è vietato. Allo stesso modo, vorrei ricordare che è espressamente vietato dormire in tenda nella zona attorno al Rifugio dello Zilioli o la Forca della Ciaule. Abbiamo saputo che in molti ci dormono ma non si può fare. Visitate il lago e il territorio circostante, ma fatelo con rispetto. Sul sito del Parco Nazionale dei Monti Sibillini – conclude Gatto – ci sono tutte le regole da seguire per una corretta fruizione di questi luoghi".

Tra queste, ad esempio, è vietato transitare con biciclette e cavalli fuori sentiero, fare campeggio libero o bivacco, condurre cani nonché avvicinarsi alle sponde del lago. Osservare le regole vuol dire preservare la bellezza di un territorio delicato che merita la massima tutela. Tra l’altro, proprio nei giorni scorsi, sulle pagine del Carlino si era parlato delle condizioni del lago di Pilato, che dopo il lungo inverno comincia a riaffiorare tra le rocce. Ciò, nonostante la siccità e l’assenza di abbondanti nevicate invernali nel corso degli ultimi anni. La sua caratteristica forma a occhiale, generata dall’unione dei due bacini, ancora non si è però ricomposta. E difficilmente questo accadrà a causa delle poche piogge e delle scarse nevicate della scorsa invernata. I due bacini si unirono per l’ultima volta nel 2023 e nel 2018. In quegli anni, infatti, la stagione invernale fu caratterizzata da diverse nevicate.

Matteo Porfiri