"L’amministrazione è allo sbando più totale"

Costantini e Giorgi firmano il documento contro Spazzafumo e la sua maggioranza

È un inedito asse tra circoli del Pd, l’autore del duro attacco mosso contro l’amministrazione comunale su opere pubbliche, pianificazione urbanistica e tenuta della maggioranza. A muovere le forti critiche sono Elio Costantini e Pier Giorgio Giorgi, rispettivamente segretari dei circoli nord e centro: vista la provenienza, la nota assume il duplice scopo di evidenziare le debolezze della coalizione di governo e di prendere le distanze dal circolo sud, presieduto da Elisa Marzetti: la democrat di Porto d’Ascoli, infatti, non rientra tra i firmatari. "Questa amministrazione è allo sbando totale – scrivono Costantini e Giorgi - Ai numeri di una maggioranza ormai risicata, si aggiungono nuove fratture, rese evidenti dalle pesanti assenze dei consiglieri Pasquali e Capriotti nell’ultimo consiglio sul Ballarin e nelle riunioni di maggioranza". La crisi, per i segretari, sarebbe resa evidente dal mancato aggiornamento al piano di opere pubbliche. "Ci riferiamo – continuano Costantini e Giorgi - a piazza Montebello, piazza Dante, piazza Ancona e piazzetta Andrea Pazienza. Non si farà nulla, eppure un tesoretto di 2,9 milioni qualche intervento l’avrebbe consentito. E sospettiamo che l’assenza di progetti sia la versione ufficiale di una realtà ben peggiore, dove continui litigi e veti incrociati tra le varie anime della maggioranzanon consentono di trovare un accordo sulla piazza da riqualificare". Alla fine della fiera, dicono i segretari, la montagna ha partorito il topolino: "Dei quasi 3 milioni di euro di tesoretto, 900mila sono vincolati e verranno destinati all’aumento di luce e gas, 670mila al rifacimento degli asfalti comunali, 500mila destinati al cartellone estivo, 500mila al sociale e 1 milione per la manutenzione delle scuole, cultura e turismo, se può definirsi turismo la manutenzione del lungomare. Inoltre la cifra destinata al cartellone degli eventi estivi lascia qualche perplessità: davvero possiamo permettercela?" Giuseppe Di Marco