Lancio di sassi e bottiglie: tafferugli tra tifosi

Tensione prima del derby tra Fermana e Ancona Matelica vicino al centro vaccini di viale Trento. È intervenuta la polizia

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di Fabio Castori

Un attacco premeditato per raggiungere la zona vietata ai tifosi ospiti e colpire la gente che se ne stava andando tranquillamente allo stadio. Un attacco che è stato messo a segno ieri pomeriggio nei pressi dello stadio Recchioni poco prima del calcio d’inizio della partita di calcio Fermana - Ancona Matelica. Protagonisti dell’incursione una cinquantina di ultras dorici che sono venuti in contatto con un gruppo di tifosi canarini nei pressi del centro vaccinale di viale Trento. I supporter anconetani hanno iniziato a lanciare sassi, bottiglie e bombe carta, provocando la reazione dei fermani. Nel frattempo, però, sono sopraggiunti i poliziotti impegnati nel servizio d’ordine che hanno caricato i tifosi anconetani, disperdendoli e costringendoli alla fuga. Non sono stati registrati feriti, anche se in terra, sul luogo dello scontro, è rimasta qualche macchia di sangue. Nessuno dei protagonisti dei disordini è stato fermato.

Ora toccherà alla Digos entrare in azione per cercare di identificare gli autori della vile aggressione. Secondo una prima ricostruzione, gli ultras dorici, invece di percorrere il tragitto predisposto per gli ospiti, avrebbero raggiunto Fermo transitando nelle strade dell’entroterra. Una volta raggiunta la città avrebbero parcheggiato le auto in luoghi isolati a monte dello stadio, per eludere i controlli delle forze dell’ordine, quindi si sarebbero diretti verso il Recchioni procedendo a piedi in direzione mare, per poi raggiungere la zona della strada provinciale della Castiglione e quindi risalire verso lo stadio alla spicciolata. Una volta raggiunte le vie adiacenti al Recchioni hanno attaccato gli altri tifosi che si stava recando alla partita.

Un episodio che ricorda molto quello messo in atto l’8 maggio del 2011 sempre dai tifosi anconetani. Anche in quel caso, con un piano ben congeniato, gli ultras dorici per evitare i controlli delle forze dell’ordine, avevano percorso la Provinciale Mezzina dopo essere usciti dal casello autostradale di Civitanova Marche. Addirittura all’epoca sarebbe stato un calciatore dell’Ancona che conosceva bene la zona a indicare la strada. Gli ultras anconetani in quella occasione avevano assaltato il ristorante l’Antica Fonte, in zona Girola, con spranghe, catene, bastoni, picconi, bottiglie e bombe carta, prendendosela con gente indifesa che non c’entrava niente con la tifoseria canarina.

Stessa cosa era accaduta fuori dallo stadio al termine della partita, quando i circa 1500 tifosi anconetani avevano accuratamente evitato gli scontri con i 5000 supporter canarini, prendendosela con anziani, donne e ragazzini che si trovavano nei pressi delle loro abitazioni.