L’arte contemporanea e Cecco. Appuntamento al Forte Malatesta

L’esposizione temporanea sarà inaugurata a gennaio. Inaugurato progetto. di esperienze immersive.

L’arte contemporanea e Cecco. Appuntamento al Forte Malatesta

L’arte contemporanea e Cecco. Appuntamento al Forte Malatesta

Il Forte Malatesta aprirà il 2024 nel segno dell’arte contemporanea. Lo farà con l’esposizione temporanea ‘Per Cecco’ dell’artista, pittore e scultore Enzo Cucchi, con il patrocinio del Comune e dei musei civici, nell’ambito del progetto ‘Ascoli contemporaneo XXI’ promosso dall’associazione ‘Civiltà Picena’, curato dall’organizzazione romana ‘Spazio Taverna’ e sostenuto dalla Fondazione Carisap. ‘Per Cecco’ sarà inaugurata a fine gennaio con un allestimento site specific nella sala della Madonna del Lago: una produzione progettata e realizzata ad hoc per la mostra da Enzo Cucchi, uno dei principali esponenti del nucleo storico della transavanguardia italiana tematizzato da Achille Bonito Oliva. Sempre al Forte Malatesta è stato presentato ‘Ascoli contemporaneo XXI’, progetto che oltre a valorizzare la figura di Cecco d’Ascoli rileggendola in chiave contemporanea, porterà in città nuovi linguaggi e nuove forme d’arte attraverso una serie di esperienze immersive. Un primo assaggio c’è stato con ‘La nostra comprensione si ferma al primo cielo’ ideata dall’artista visivo internazionale Gabriele Gianni con il sound design di Mario Salvucci. L’esperienza, durata complessivamente tre ore, è stata aperta dalla tavola rotonda, ricca di spunti interessanti, su Cecco, eresia e contemporaneità, moderata dal critico d’arte Ludovico Pratesi, che ha visto avvicendarsi diversi interventi: della presidente dell’associazione ‘Civiltà Picena’, Donatella Ferretti, docente universitaria e assessore comunale all’istruzione, con un excursus storico sulla figura di Cecco d’Ascoli, di Giuseppe Ciorra, senior curator del Maxxi di Roma, sulla negoziazione da parte dell’architettura italiana del rapporto con la storia, di Marco Bassan, fondatore di ‘Spazio Taverna’, che ha raccontato la loro attività con riferimento a quella svolta per il progetto dell’associazione ‘Civiltà Picena’, e dell’artista Gabriele Gianni che ha condiviso senza svelare il processo che ha dato vita a ‘La nostra comprensione si ferma al primo cielo’. Sono intervenuti anche il sindaco Marco Fioravanti che ha parlato del grande fermento culturale e di rigenerazione urbana della città, il vescovo Gianpiero Palmieri che ha regalato ai presenti una riflessione sulle evoluzioni della rivelazione cristiana in rapporto a quella delle epoche che attraversa, e Stefano Papetti, direttore dei musei civici, con un focus sul manoscritto de L’Acerba del 1376 in esposizione straordinaria per la presentazione.

Lorenza Cappelli