Lavoratori sfruttati, in sette a processo

L’operazione Arcipelago portata avanti nel 2018 dai carabinieri di Montalto: manodopera a basso costo tra il Piceno e il Fermano

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Sette persone sono state rinviate a giudizio dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli Matteo Di Battista a seguito di un’inchiesta sul caporalato. L’operazione ’Arcipelago’ è stata portata avanti nel 2018 dai carabinieri della stazione di Montalto Marche che hanno isolato la posizione di 28 persone, fra soggetti residenti ed operanti fra le province di Ascoli e Fermo che procuravano manodopera a basso costo e imprenditori che si avvalevano di queste prestazioni d’opera. Al termine dell’inchiesta la magistratura ascolana ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 persone, chiedendo l’archiviazione della posizione di altri 26 soggetti. L’inchiesta si è occupata di soggetti ospitati in ambienti non idonei, pagati con tariffe troppo basse, avviati al lavoro nonostante fossero irregolari e senza l’adeguata istruzione rispetto alle mansioni che avrebbero dovuto fare nei campi di proprietari di aziende agricole delle province di Ascoli e Fermo. Il sostituto procuratore Cinzia Piccioni ha chiesto il processo per cinque pakistani residenti a Petritoli, Lapedona e Campofilone, e per due italiani, un 60enne di Grottammare e un 62enne di Carassai. Tutti sono stati rinviati a giudizio ed il processo inizierà il 7 novembre. Figure chiave sarebbero stati proprio i pakistani, i quali, avvalendosi della collaborazione di altri soggetti italiani, avrebbero organizzato un’attività di reclutamento e somministrazione di manodopera in condizioni di sfruttamento, in costanza di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e sottoponendo i lavoratori a situazioni alloggiative degradanti. Reati commessi con l’aggravante di aver arruolato più di tre lavoratori e averli esposti a situazione di grave pericolo in relazione alle caratteristiche del lavoro da svolgere e delle condizioni. I carabinieri hanno ricostruito i movimenti di questo gruppo che avrebbe iniziato nel 2018 a mettere in atto questo metodo di reclutamento di manodopera, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori quasi tutti extraciomunitari, a Carassai, ma operando con le stesse modalità (almeno alcuni di loro) anche fra le province di Ascoli, Teramo, Fermo, Venezia, Ferrara. Fra gli indagati figuravano anche noti imprenditori del settore agricolo di Ascoli, San Benedetto, Massignano, Cupra Marittima, Fermo.

Peppe Ercoli