Lavori di dragaggio al porto Si parte dall’analisi delle sabbie

Se ci sarà l’esito positivo potranno essere anch impiegate per il ripascimento della costa

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Due importanti novità per il porto e per la marineria di San Benedetto. La prima riguarda la caratterizzazione delle sabbie all’imboccatura del porto, propedeutica al dragaggio, la seconda l’affidamento dei lavori e l’apertura del cantiere per la riqualificazione del muro paraonde. Procediamo per ordine. Grazie all’attività di pressing esercitata dal comandante della capitaneria di porto di San Benedetto, capitano di fregata Marco Mancini, prima di Pasqua arriveranno i tecnici per eseguire la caratterizzazione dei fondali all’imboccatura del porto in vista del dragaggio che porterà il fondale a meno 5 metri di profondità. Il comandante Mancini auspica che le sabbie trascinate dalle correnti possano essere impiegate per il ripascimento della costa erosa durante le mareggiate invernali. Per il dragaggio, predisposto dall’Autorità di sistema portuale, sono disponibili 1,7 milioni di euro. Finanziamento predisposto da tempo, ma c’è voluta la tenacia del comandante Mancini, per la sicurezza dello scalo, smuovere le acque per arrivare ai lavori che dovrebbero avere inizio a settembre. Ora la direzione dei lavori sta definendo tutti gli aspetti amministrativi. Buone notizie anche per il restauro conservativo di un lungo tratto del muro parasabbia, che da anni rappresenta una vergogna per lo scalo peschereccio sambenedettese. Il 29 marzo c’è stata l’ordinanza presidenziale, la numero 3 del 2020, che ha ufficializzato l’affidamento dei lavori alla ditta Coproject srl di Guardiagrele (Chieti), che avrebbe dovuto aprire già il cantiere lunedì 4 aprile, quindi a giorni inizieranno i lavori. La ditta dovrà completare le opere entro 150 giorni lavorativi ed ha a disposizione, per il cantiere, 470 mq, circa, di occupazione temporanea di spazi demaniali. Marcello Iezzi