VALERIO ROSA
Cronaca

Le alici sparite dai menu: "Poche e costano troppo"

Anche il mondo della ristorazione è coinvolto dalla carenza di pescato: "Poi c’è il problema dell’alga che rende l’acqua opaca e della mucillagine".

Anche il mondo della ristorazione è coinvolto dalla carenza di pescato: "Poi c’è il problema dell’alga che rende l’acqua opaca e della mucillagine".

Anche il mondo della ristorazione è coinvolto dalla carenza di pescato: "Poi c’è il problema dell’alga che rende l’acqua opaca e della mucillagine".

Cambiamenti climatici, razze aliene, plastica in mare. Tutti fattori che stanno creando problemi ai pesci del mare Adriatico in particolare. L’allarme lanciato dai pescatori sambenedettesi in merito alla carenza di pesce, preoccupa non poco anche gli addetti alla ristorazione che lavorano con il pesce azzurro, ma anche con le altre specie. "Ho letto la notizia sul Carlino – ha commentato Marco Calvaresi del ristorante ‘Il Pescatore’ sul lungomare di San Benedetto – e non pensavo che la situazione fosse così allarmante. E’ vero che le alici e le sarde sono ormai sempre più scarse, di dimensioni ridotte e poco commerciabili. Ma è anche vero che nei ristoranti le alici si usano sempre meno anche perché i costi sono alti. Più semplice acquistare i totanetti e i gamberi rosa che ai clienti piacciono molto. Quello che preoccupa i pescatori è soprattutto la mancanza di ricambio generazionale e i fermi stagionali che per il pesce azzurro sono due ogni anno: uno per le alici e uno per le sarde. L’incidenza più grande – ha concluso Marco Calvaresi – alla fine però è data dal ‘fermo biologico’ durante l’estate. Non dare la possibilità a noi ristoratori di avere pesce fresco nel momento di massimo afflusso turistico ad agosto e settembre, procura un danno elevato anche perché dall’altra parte dell’Adriatico pescano sempre". Dello stesso parere anche Emidio Del Zompo de ‘La Bussola’ sempre sul lungomare. Emidio ha anche una piccola imbarcazione con cui va a pescare le seppie e almeno per questa specie, quest’anno ce n’è davvero in abbondanza. "Sono 14 anni che vado in mare – ha ammesso – dopo la morte di mio padre. E così tante seppie non ne ho mai viste. Prima al massimo raggiungevo gli 8-10 kg adesso anche 30 al giorno e le imbarcazioni più grandi arrivano a prenderne a quintali. Sul pesce azzurro, quello che incide sono i costi. Le alici alla scottadito o impanate non le facciamo più perché non si trovano e quelle in vendita poi costano troppo".

"Poi – aggiunge – c’ è questa alga che sta colorando i fondali e sta rendendo opaca l’acqua. E poi c’è la mucillagine, come lo scorso anno a circa 40 miglia dalla costa, che crea problemi ai pescatori perché imbriglia le reti e rende problematica la pesca. Capisco quindi chi va in mare come me e che chiede aiuti e sovvenzioni dallo Stato perché i costi di un peschereccio sono elevati e non ci si può permettere di rientrare in porto senza pesce".

Valerio Rosa