GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Le celebrazioni: "I giovani raccolgano l’importante eredità: siamo liberi da 80 anni"

Le commemorazioni hanno avuto inizio nel centro storico, con la deposizione delle corone d’alloro. Poi la cerimonia si è spostata a Colle San Marco .

Le commemorazioni hanno avuto inizio nel centro storico, con la deposizione delle corone d’alloro. Poi la cerimonia si è spostata a Colle San Marco .

Le commemorazioni hanno avuto inizio nel centro storico, con la deposizione delle corone d’alloro. Poi la cerimonia si è spostata a Colle San Marco .

Il maltempo non ha spento la voglia degli ascolani di celebrare la ricorrenza del 25 Aprile. Una giornata scandita dagli scrosci di pioggia che hanno condizionato (ma non del tutto sconfitta) la voglia di fare festa al pianoro dove in tanti hanno piazzato le tende già da giovedì sera e acceso i barbecue per la tradizionale grigliata. Ma è stata soprattutto l’occasione per rendere onore ai caduti della guerra e ciò è avvenuto in due distinti momenti istituzionali, a testimonianza del valore della memoria e della Resistenza. Le commemorazioni hanno avuto inizio nel centro storico, con la deposizione delle corone d’alloro presso il monumento ai caduti in piazza Roma e davanti alla sede della Prefettura. Successivamente, la cerimonia si è spostata a Colle San Marco, dove, dopo l’omaggio al cippo, si sono tenuti gli onori ai caduti presso il Sacrario dedicato alla Resistenza. Tra i presenti anche numerosi giovani, la cui partecipazione è stata accolta con grande soddisfazione da Rita Forlini, vicepresidente dell’Anpi di Ascoli. "Celebriamo 80 anni di libertà insieme a tanti ragazzi: è un segno importante. La memoria vive solo se riesce a trasmettersi alle nuove generazioni. Anche l’esuberanza giovanile di oggi, seppure inaspettata, è una benedizione. L’auspicio è che i giovani sappiano raccogliere un’eredità importante da un mondo adulto che non sempre si è dimostrato all’altezza, mantenendo viva la riconoscenza verso donne e uomini comuni che, con coraggio straordinario, ci hanno donato la libertà" ha deto con voce emozionata Rita Forlini.

A rimarcare l’importanza della giornata anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, che ha evidenziato il valore dei principi fondanti della Repubblica: "Giustizia, libertà e democrazia sono i pilastri che celebriamo oggi, a 80 anni dalla Liberazione. La presenza di tante persone qui al Sacrario testimonia quanto sia ancora viva la volontà di ricordare chi ha sacrificato la propria vita per consegnarci un futuro libero. In un mondo ancora segnato dai conflitti, nulla può essere dato per scontato: la pace e la libertà vanno difese ogni giorno, così come la nostra Costituzione". Il prefetto Sante Copponi ha ribadito il valore della memoria storica come fondamento dell’identità democratica: "Ricordare ciò che è stato e ciò che è stato riconquistato è essenziale. La memoria deve rimanere viva per guidare il nostro presente e il nostro futuro". Infine, il presidente della Provincia, Sergio Loggi, ha richiamato l’onore e la responsabilità che derivano dall’eredità storica del territorio: "Sento il dovere di rinnovare la nostra gratitudine a quanti hanno dato la vita per liberarci dal giogo del nazifascismo e dagli orrori della guerra".

Peppe Ercoli