In una fase i cui il fenomeno della mortalità delle imprese è particolarmente avvertito soprattutto tra le imprese artigiane nel Piceno sta avvenendo un fenomeno che merita un’attenta riflessione. Il numero delle botteghe artigiane guidate da stranieri continua ad avere una crescente incidenza sul numero totale delle imprese. Alla fine del terzo trimestre del 2024 le imprese artigiane di proprietà di stranieri erano complessivamente nel Piceno 455 mentre il numero complessivo delle aziende artigiane erano 3.473 con un’incidenza, quindi, pari a 13,1%. Dieci anni prima il numero delle imprese straniere nella provincia di Ascoli erano 555 rispetto ad un numero di imprese totali pari a 4.402 con un’incidenza quindi del 12,6%.
È questo l’identikit degli imprenditori stranieri che svolgono attività artigiane che emerge da uno studio Unioncamere e InfoCamere sull’evoluzione delle imprese individuali del comparto negli ultimi dieci anni con riferimento al periodo 30 settembre 2014-30 settembre 2024. Un movimento in progressiva espansione, quello dell’imprenditoria immigrata che ha scelto l’artigianato, il cui dinamismo non basta a contrastare la riduzione in atto da tempo della componente autoctona del comparto. Negli ultimi dieci anni, infatti, il perimetro delle imprese individuali artigiane con titolare nato in Italia ha fatto segnare un arretramento del 14,6% corrispondente ad una riduzione assoluta pari a -133,242 unità. Sommando le due dinamiche, il bilancio complessivo del comparto artigiano fa dunque segnare un deficit di imprese pari a -99.395 nel decennio.
Sempre nel periodo esaminato, la percentuale di titolari stranieri nelle imprese artigiane è passata dal 15,5% al 20,5%, evidenziando una trasformazione del settore, dove nuove competenze e culture si integrano con la tradizione italiana, alle prese con un difficile processo di ricambio generazionale. La crescita delle imprese artigiane con titolari stranieri non si limita a un semplice aumento numerico, ma abbraccia una trasformazione profonda di settori chiave.
Nel settore delle costruzioni, il 29,1% delle imprese artigiane è oggi a titolarità straniera, con un incremento significativo del 13% nel periodo. Anche nei servizi alle imprese, si evidenzia un aumento del 55% tra le imprese con titolare straniero, che ora rappresentano il 27,8% del totale. L’analisi dell’artigianato a titolarità straniera, elaborato sulla base di Movimprese, l’analisi statistica del Registro delle imprese delle Camere di Commercio, racconta anche un’evoluzione interessante per quanto riguarda età e genere. In particolare, sono gli imprenditori over 50 a trainare la crescita, con un incremento del 125,7% negli ultimi dieci anni, a cui si aggiunge un aumento ancora più marcato (+223,5%) tra gli over 70. La presenza femminile è anch’essa in forte crescita: nel decennio, il rapporto Donne/Uomini è salito complessivamente da 17,1 a 20,1, con un aumento significativo nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, dove è cresciuto di oltre 4 punti percentuali.
Vittorio Bellagamba