Aiuti per l'ucraina, le donazioni continuano: "Il primo pullman è arrivato a Cracovia"

La grande solidarietà non conosce confini: "Beni di prima necessità per profughi ucraini che arrivano sulla frontiera polacca"

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La grande solidarietà del popolo piceno non conosce davvero confini. Forti dell’esperienza del sisma del 2016 i volontari di tante associazioni si sono uniti per offrire il loro contributo. Adesso il problema maggiore sono i mezzi con cui trasportare gli scatoloni verso il confine con l’Ucraina. L’amministrazione comunale, che ha attivato un punto di raccolta presso il comando della polizia municipale, ha avuto l’appoggio dell’azienda di autobus Luberti. "Abbiamo messo a disposizione – ha dichiarato Daniele Luberti – un autobus solidale partito ieri con destinazione Siret, avamposto rumeno al confine con l’Ucraina, per aiutare i cittadini ucraini in cerca di aiuto. Numerose sono le donazioni che stanno pervenendo al Comune e anche in diverse parrocchie della città e abbiamo dato la nostra disponibilità a trasportare anche 50 esuli ucraini in Italia, in strutture che si sono offerte di ospitarli e di prendersene cura. Siamo anche in compagnia di Ismaele La Verdera de Le Iene. Viste le numerose donazioni di generi alimentari che stanno arrivando, abbiamo deciso la partenza di un secondo bus nel corso della prossima settimana".

E nell’affannosa ricerca di mezzi un’altra azienda di Ascoli la Maflow Brs con sede a Campolungo, grazie alla generosità dell’amministratore delegato Marco Frittoli, si è offerta di pagare il viaggio di due autobus e degli autisti per consegnare gli scatoloni in Polonia dove loro stessi hanno la sede della Maflow Boriyszew SA. Si tratta di una società che opera nel settore della componentistica per automobili. Una vera eccellenza che pochi conoscono. Questo grazie anche al grande lavoro che stanno facendo le volontarie dell’Associazione Italo-Polacca Wojtek che hanno raccolto beni sia a San Benedetto che a Villa Pigna dove hanno le loro Ludoteche. Mercoledì sera, intanto, è arrivato a Cracovia il primo autobus caricato a San Benedetto. "Sono beni di prima necessità – ha dichiarato la responsabile Marta Rzeckowska – destinati ai profughi ucraini che vengono quotidianamente prelevati da Przemysl-Medyka sulla frontiera polacca. Il bus è arrivato la sera e c’era tanta gente ad aspettarlo. Poi la mattina hanno distribuito il resto degli aiuti con alcuni camioncini. Bus che tornerà oggi in Riviera per caricare la seconda ondata di scatoloni. Mi ha contattato anche una coppia ucraina titolare di una piccola azienda logistica V&V Ekspress di Cracovia che ha dei furgoni e sono subito partiti per venire qui ad Ascoli per caricare gli altri aiuti. Dalla frontiera ci chiedono di non inviare più vestiti perché tanti scatoloni di abiti vengono lasciati lì per terra perché non c’è tempo per vestirsi. C’è solo voglia di venire via dalla guerra. Per questo ci siamo appoggiati ad una organizzazione la Caritas-Olexsandrivka di Novograd in Ucraina per gestire tutti questi aiuti che consegniamo al confine e che poi loro si preoccupano di portare alle persone che sono rimaste a Kiev. Un gran lavoro che tutte noi volontarie del Piceno però siamo felici di portare avanti". Valerio Rosa