Le linee dal consiglio: "Basta con i privati"

Fioravanti: "Nel territorio ci saranno da smaltire 600mila tonnellate nei prossimi dieci anni, dove li mettiamo? Io unico a proporre Relluce"

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di Domenico Cantalamessa

"Basta privati". Lo ha scandito a chiare lettere Marco Fioravanti. Il sindaco ha ribadito con forza la linea del Comune durante il Consiglio Comunale aperto che si è tenuto ieri sul Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti. Piano d’Ambito che ha già avuto una prima approvazione, indispensabile per accedere ai fondi Pnrr, e che ora verrà nuovamente proposto in sede di assemblea territoriale con gli altri Comuni per l’approvazione definita. Per quella data, si sta valutando una rimodulazione delle volumetrie che saranno conferite, ma l’obiettivo è far rimanere centrale nel progetto il ruolo di Relluce, così come proposto fin dall’inizio dal Comune di Ascoli. Fioravanti in apertura di seduta aveva annunciato anche alcune novità, su tutte l’istallazione di isole ecologiche tecnologiche per la raccolta dei rifiuti (già adottate in altre Comuni) che favoriranno una tariffazione più puntuale attraverso una scheda con codice a barre, premiando in questo modo i cittadini più virtuosi.

Insomma si cerca di andare avanti con il bioparco di Relluce, che era già stato presentato nei mesi scorsi e prevede, oltre alla discarica per il conferimento e il trattamento, un biodigestore per la trasformazione dei materiali nonché il coinvolgimento della facoltà di Agraria per il riutilizzo e il riuso. Fioravanti ha poi replicato alle accuse e alle critiche. "Qualcuno ha pensato che la proposta Relluce non passasse – ha spiegato – e che il Comune di Ascoli a sua volta votasse contro la "vasca zero" avanzata da altri Comuni: la conseguenza sarebbe stato un nuovo blocco, e in emergenza saremmo stati costretti a tornare dai privati. Invece ho provato a dare una visione del territorio dicendo ‘basta rifiuti in mano ai privati’, e questo ci ha consentito di riaprire la partita".

"E’ facile dire non facciamo più buchi sul terreno, però poi bisogna vedere la realtà. E’ stato calcolato che nel territorio ci saranno da smaltire 600mila tonnellate nei prossimi dieci anni, anche con l’80% di differenziata che speriamo di arrivare con le isole ecologiche: dove li mettiamo? O li mandiamo fuori o li diamo ai privati. Io sono stato l’unico a proporre Relluce".

E su quest’ultimo punto il sindaco ha spiegato che la strategia "è condivisa con la Regione, perché c’è una legge che prevede che debbano essere riutilizzati i siti esistenti: Relluce è un sito già presente e ha una volumetria tutto sommato ridotta, in linea con le esigenze del territorio".