GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Le mani addosso in discoteca. Palpeggia ragazza, 55enne condannato a quattro anni

La giovane era scoppiata a piangere raccontando l’accaduto: la Procura aveva chiesto una pena più severa

I fatti sono accaduti in una notte di fine maggio di tre anni fa in un locale di San Benedetto: l’uomo era dipendente del locale

I fatti sono accaduti in una notte di fine maggio di tre anni fa in un locale di San Benedetto: l’uomo era dipendente del locale

Quattro anni di carcere. Questa la pena che dovrà scontare un 55enne accusato di violenza sessuale poiché, secondo la Procura, avrebbe palpeggiato nelle parti intime una ragazza durante una serata in un locale della movida di San Benedetto, dove lui era in servizio. Questa la sentenza emessa dal tribunale di Ascoli che, a fronte di una richiesta di condanna a sei anni prospettata dalla pubblica accusa, ha valutato il fatto in un’ottica di lieve entità, attestando quindi la condanna a quattro anni. Un pronunciamento che l’avvocato difensore Gianfranco Di Marcello, in attesa che siano pubblicate le motivazioni, valuta di impugnare. Una vicenda la cui ricostruzione fin dall’inizio non è stata facile anche per la contraddittorietà di alcune testimonianze. Oggetto del dibattimento è quanto avvenuto in una notte di fine maggio 2022 quando un gruppo di amici pensò di trascorrere qualche ora a ballare e a bere drink nel locale, quella sera particolarmente affollato. A fine serata la ragazza ha accusato un collaboratore del locale di averle messo le mani addosso. La ragazza ha denunciato di essere stata palpeggiata nelle parti intime e in modo non certo affettuoso, tanto che era scoppiata a piangere, sconvolta e spaventata. Diverse le testimonianze raccolte. Un teste della difesa ha descritto gli ambienti, sottolineando in particolare la vicinanza fra la cucina, "la cui porta era sempre aperta" e i bagni "sorvegliati da un addetto". Un altro testimone ha detto invece "L’ho visto bere un drink con la ragazza, girare per il locale con lei e andare verso il bagno: lei comunque barcollava un bel po’".

P. Erc.