Le truffe online e i nuovi pericoli. Smishing e vishing: ecco cosa sono

Due denunce presentate in Questura per questo tipo di raggiro: come difendersi .

Le truffe online e i nuovi pericoli. Smishing e vishing: ecco cosa sono

Le truffe online e i nuovi pericoli. Smishing e vishing: ecco cosa sono

La sezione operativa di Sicurezza Cibernetica della Questura di Ascoli ha raccolto la scorsa settimana due denunce per truffe online, tre denunce di truffa tramite lo "smishing" e una denuncia di truffa mediante il "vishing". Termini tecnici che è bene spiegare così da poterci difendere. Lo smishing è un messaggio che spesso afferma di provenire dalla propria banca e che chiede informazioni finanziarie o personali come il numero di conto o di carta di credito. Fornire queste informazioni è come consegnare le chiavi di casa propria ai ladri.

E’ una branca del "phishing" che si manifesta con e-mail fraudolente volte ad ingannare chi le riceve inducendolo a far aprire un allegato pieno di malware o ad aprire un link dannoso. Lo smishing usa invece gli sms per cercare di rubare denaro al malcapitato sfruttando i suoi dati personali, ottenendoli con l’inganno: per esempio inducendo a scaricare dei malware che si installano automaticamente sul telefono. "Questi malware – spiegano gli specialisti di Kaspersky - potrebbero mascherarsi da app legittime, inducendo le persone a digitare informazioni confidenziali che vengono inviate ai cybercriminali. D’altra parte, i link contenuti nei messaggi di smishing possono aprire siti falsi in cui viene chiesto di inserire informazioni personali sensibili che i cybercriminali possono usare per rubare l’ID delle vittime". Occhio dunque agli avvisi urgenti sulla sicurezza e i messaggi di riscatto di coupon, offerte e affari: sono campanelli d’allarme per un tentativo di hacking. Bisogna ricordare che banche o commercianti non inviano sms chiedendo di aggiornare le informazioni del conto o di confermare il codice del bancomat. "Se si riceve un messaggio che sembra provenire dalla propria banca o da un commerciante con cui si fanno affari e viene chiesto di cliccare qualcosa nel messaggio, è senza dubbio una truffa. Se si hanno dubbi è meglio chiamare direttamente la propria banca o il commerciante in questione".

Il vishing (o phishing vocale) è una forma di truffa, anche questa volta a appropriarsi di dati personali - specie di natura bancaria o legati alle carte di credito - e sottrarre poi somme di denaro più o meno ingenti. "Di solito – spiega il Garante per la Privacy - le vittime vengono contattate telefonicamente da finti operatori (di banche o di società che gestiscono bancomat o carte di credito) i quali, con la scusa di presunte "anomalie", chiedono alle persone, nel loro stesso interesse, di collaborare a mettere in campo necessarie (e false) procedure di sicurezza". Diffidare assolutamente.

Peppe Ercoli