Legnini in scadenza, Castelli sempre più vicino

Il passaggio di testimone tra il commissario e l’assessore regionale dovrebbe avvenire a giorni

Il passaggio di testimone ci sarà. Ed è atteso entro Natale. Forse anche prima. Il senatore ascolano Guido Castelli, molto probabilmente, sarà il nuovo commissario straordinario per la ricostruzione post sisma e prenderà il posto di Giovanni Legnini, che ha ricevuto fresca nomina come commissario della protezione civile a Ischia e al quale scadrà il mandato il 31 dicembre. Non è un mistero, d’altronde, che l’ex sindaco di Ascoli, nonché ex assessore regionale con delega al sisma, sarebbe molto gradito dai terremotati di Arquata, visto che come assessore ha fatto moltissimo per sbloccare la ricostruzione sia nel borgo piceno che nelle altre aree del cratere. Anche il sindaco arquatano Michele Franchi, in prima persona, si è esposto a favore del senatore. Lo stesso Guido Castelli, intanto, ha accolto con soddisfazione l’approvazione del testo unico per la ricostruzione privata da parte della cabina di coordinamento.

"E’ frutto di un lavoro corale di Regioni, Uffici speciali per la ricostruzione e della struttura commissariale – spiega Castelli –. E in tal senso ringraziamo il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, perché prima ancora dell’approvazione ha voluto coinvolgere i rappresentanti di associazioni di categoria e delle professioni tecniche. Abbiamo fatto un ottimo lavoro ma ricordo che il testo unico non è un dogma ma uno strumento dinamico che può essere sempre migliorato in caso di necessità. A tal proposito la mia precedente esperienza da assessore regionale alla ricostruzione mi ha insegnato che il modo migliore per sconfiggere la burocrazia è verificare e validare la portata delle norme, valutandone, tempo per tempo, l’adeguatezza rispetto ad eventuali nuove criticità. Proprio la necessità di un continuo adeguamento delle norme ci ha portato, insieme alla collega Elena Leonardi e al sottosegretario all’economia Lucia Albano ad elaborare una serie di proposte emendative al ‘ddl Aiuti quater’ per intervenire su questioni annose non risolte, come l’aggiornamento delle regole sulla stabilizzazione del personale addetto al sisma nei comuni e negli uffici speciali per la ricostruzione, il pagamento anticipato dell’Iva nella ricostruzione produttiva, la possibilità di applicare i prezziari regionali in alternativa a quello sisma e la soglia Soa.

Matteo Porfiri