Lettera choc ai sindaci: Relluce potrebbe fermarsi

La Picenambiente comunica lavori straordinari anche lunghi dal 9 maggio

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L’emergenza rifiuti bussa nuovamente alla porta del Piceno. Una lettera da parte della Picenambiente è arrivata infatti sul tavolo dei sindaci dell’Ata per informare che dal 9 maggio, ovvero tra una settimana, l’impianto di Trattamento meccanico biologico (Tmb) di Relluce potrebbe fermarsi a causa di una manutenzione straordinaria, che potrebbe avere tempi molto lunghi con il rischio di bloccare nel Piceno la raccolta dei rifiuti indifferenziati.

A questo punto i sindaci sono andati, ovviamente, subito in allarme. Quali potrebbero essere le alternative? E’ il solito problema: è necessario trovare al più presto una soluzione per evitare di correre il rischio di trovare i rifiuti indifferenziati ammassati per giorni nelle strade nei diversi paesi del Piceno.

Non si tratta però di un problema di facile soluzione. Intanto, come primo atto da parte degli amministratori preoccupati, per il 6 maggio è stata convocata l’assemblea dei soci, durante la quale verrà chiarita la situazione in attesa della convocazione dell’assemblea dell’Ata.

Sarà questa un’occasione importante per capire la reale situazione dell’impianto del polo di Relluce e vagliare le eventuali soluzioni.

Al momento di sicuro si sa che l’intoppo è creato dalla rottura di due importanti parti dell’impianto del tmb: il carro ponte che potrebbe avere tempi brevi per la sistemazione, ad aggravare la situazione sembra il vaglio rotante che richiederebbe tempi molto lunghi per la manodopera.

I sindaci dovranno verificare le disponibilità al trattamento da parte di impianti analoghi presenti nella regione?

Il Tmb è l’impianto per la lavorazione di rifiuti indifferenziati e produzione di frazione secca e scarti organici, che poi devono trovare uno sbocco finale in discarica. Per i sindaci inizia un momento difficile, trovare in poco tempo una soluzione non sarà cosa semplice. Intanto non si fanno attendere le polemiche: è possibile arrivare a un punto critico?

Forse è anche l’occasione per tornare a parlare di gestione pubblica, la società doveva garantire un’attenzione particolare all’impianto per scongiurare questo eventuale rischio di blocco. Insomma siamo alle solite senza soluzioni si rischia l’ennesima emergenza rifiuti.

Per la cronaca la Picenambiente già da mesi aveva chiesto una maggiorazione dei prezzi degli anni pregressi riguardo i processi di lavorazione del Tmb.

Una richiesta che aveva suscitato la contrarietà dei sindaci, soprattutto alla luce dei rincari di tutte le bollette che gravano sulle famiglie.

Maria Grazia Lappa