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L’ex scuola di San Venanzio diventa centro turistico e di associazioni

La Conferenza regionale approva progetto di ricostruzione ex scuola di San Venanzo a Castignano per 1.220.000 euro. Nuovo edificio moderno e sicuro con destinazione d'uso per associazioni e attività ricettiva.

L’ex scuola di San Venanzio diventa centro turistico e di associazioni

La Conferenza regionale approva progetto di ricostruzione ex scuola di San Venanzo a Castignano per 1.220.000 euro. Nuovo edificio moderno e sicuro con destinazione d'uso per associazioni e attività ricettiva.

La Conferenza regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per un importo di 1.220.000 euro riguardante l’ex scuola di San Venanzo, frazione di Castignano. L’intervento prevede la demolizione del vecchio manufatto, di proprietà del Comune, e la realizzazione di un nuovo edificio che manterrà l’impronta invariata, con una superfice di circa 540 metri quadrati e un volume di 2.163 metri cubi utilizzando tecnologie costruttive e strutturali moderne, al fine di rendere l’immobile sicuro per eventuali eventi sismici futuri ed efficiente dal punto di vista energetico, proponendo un linguaggio architettonico consono al contesto. Muterà la destinazione d’uso con lo spazio comune per le associazioni (circa 143 metri quadrati) accessibile anche dall’esterno attraverso la porta a vetro collocata sulla grande vetrata posta sul lato sud; da qui sono raggiungibili tutti gli altri locali del piano terra ed in particolare lo spogliatoio e i due bagni a est, la cucina e la dispensa con annesso servizio per il personale. Al piano superiore l’attività ricettiva con cinque camere con servizio privato integrato. La camera ad ed est e quella ad ovest sono state dimensionate a norma di legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche a garanzia del requisito di accessibilità anche per le persone con ridotte capacità motorie; dal disimpegno è possibile inoltre accedere al bagno comune (anch’esso dimensionato per consentire l’accesso ai disabili) e all’area cucina-pranzo-soggiorno dalla quale è raggiungibile l’unico terrazzo dell’edificio. "La filiera della ricostruzione procede su binari ormai consolidati - spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli - L’obiettivo resta quello di restituire spazi alle comunità dell’entroterra che hanno perso gran parte di quello che avevano prima del sisma e di farlo nella maniera più sicura e moderna possibile. Ringrazio, ovviamente, quanto stanno facendo i Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli". "Si appronta il progetto esecutivo e si può procedere all’appalto e ai lavori – dichiara il sindaco Fabio Polini -. È un edificio che andrà demolito e ricostruito e dove verrà realizzato un ostello che sarà attrattivo per il nostro turismo che include le nostre iniziative come Templari e i Moccoli".