L’indagine sui lavori allo stadio è pubblica, ma i nominativi rimangono top secret

Secondo l’atto del Consiglio comunale però, il documento andava desecretato nella sua interezza: ieri la minoranza si è scatenata sul caso

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L’indagine sui lavori allo stadio è pubblica, ma i nominativi rimangono top secret. È questa la formula scelta dal vicesegretario comunale Antonio Rosati per dare seguito alla mozione di Luciana Barlocci. La relazione prodotta l’anno scorso dalla commissione d’indagine presieduta da Bruno Gabrielli – oggi assessore, nella foto – sull’iter di approvazione del restyling al manto erboso del Riviera delle Palme sarà disponibile sul sito del comune per 15 giorni. Il fascicolo, però, è stato messo a disposizione con i nomi di dipendenti comunali, di amministratori e ditte oscurati. La pubblicazione è stata predisposta da Rosati "con modalità adeguate ed idonee – scrive il dirigente - al rispetto della normativa sulla privacy, dei diritti di riservatezza di ognuno e a tutela degli interessi del comune". In realtà, la versione del tecnico potrebbe confliggere con quanto deciso dal consiglio comunale. Nell’assise del 12 febbraio infatti è stata approvata una mozione per "la pubblicazione di tutti gli atti relativi e contenuti nella deliberazione". L’atto quindi parla da sé: l’indagine andava desecretata nella sua interezza. La decisione comunque è stata presa ieri mattina e sembra che abbia messo in subbuglio l’intera maggioranza. Ieri sera un gruppo ristretto composto da sindaco, assessori e consiglieri si è riunito per decidere se prendere provvedimenti nei confronti di Rosati. Già la scorsa settimana Barlocci aveva anticipato che, se la relazione non fosse stata adeguatamente desecretata, avrebbe denunciato il dirigente. La questione però non sarà risolta dall’iniziativa individuale della consigliera, bensì da una scelta ponderata assieme ai vertici di viale De Gasperi. L’ipotesi di una denuncia rimane sul piatto, ma ad essere chiamata in causa potrebbe essere anche la commissione disciplinare del comune. Nel frattempo, si scatena la minoranza: "Ora che leggiamo che l’attuale amministrazione pubblica la relazione con delle parti oscurate, dovremmo forse dedurre che vi sono interessi attuali da nascondere? – ironizza Gianni Balloni (FdI) vicepresidente della commissione - Qualcuno dirà che è stato un grande risultato per la città, l’unica certezza è che il rogo ha prodotto una banale scottatura". Anche i sei consiglieri di destra attaccano la consigliera di Rivoluzione Civica. "Tutto il centrodestra unito chiede alla Barlocci, se davvero è convinta dell’opportunità di desecretare gli atti, di pubblicizzarli lei stessa, visto e considerato che in veste di consigliere ha pieno accesso – scrivono in una nota congiunta FdI, Forza Italia, Lega e Piunti Sindaco - Potrebbe pubblicare tutto su Facebook. Chiediamo a lei un atto di coraggio, se è davvero convinta della sua demagogica battaglia personale".

Giuseppe Di Marco