L’Isml: "Nessun divieto per i prof"

Istituti storici, la risposta al provveditorato su nuovi tagli

L’Ufficio scolastico regionale garantisce la "massima collaborazione" e "nessuna preclusione" nei confronti delle iniziative degli Istituti storici marchigiani, attribuendo la propria decisione unicamente "all’impossibilità per norma di legge" di distaccare personale docenti del ministero presso altri enti con oneri a carico dell’erario". Ma, replicano gli Istituti Storici della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ascoli e Macerata "in realtà, tuttavia, non c’è alcun impedimento legislativo. Per la prima volta, con l’anno scolastico 2022-2023, gli Istituti Storici marchigiani – avevano denunciato gli stessi – saranno privati dei docenti che tradizionalmente venivano assegnati dall’Usr su indicazione degli Istituti stessi. Si tratta di figure numericamente esigue ma di fondamentale importanza, in quanto referenti della didattica e anello di congiunzione con le scuole e il territorio delle rispettive province". Altra questione, avevano rilevato, è che "non è stata presa in alcuna considerazione dall’Usr la proposta di un piano di lavoro per il nuovo anno scolastico, presentata all’inizio dell’estate e frutto della preziosa esperienza dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano e degli istituti marchigiani che ad esso fanno capo". L’auspicio degli istituti era tornare quanto prima a un "rapporto di collaborazione reale con le autorità scolastiche regionali".