L’Isola che non c’è: record di presenze e divertimento

Quest'estate 160 bambini hanno partecipato a un progetto trasversale che ha compreso attività come il mare, la campagna, i monti e l'avventura. Il progetto ha visto anche la partecipazione di ragazzi autistici, che hanno sperimentato viaggi in autonomia. Un'esperienza che ha portato sorrisi e conquiste per tutti.

L’Isola che non c’è: record di presenze e  divertimento
L’Isola che non c’è: record di presenze e divertimento

Un’estate di esperienze, di incontri, di una normalità da conquistare giorno per giorno. È stata una stagione straordinaria quella vissuta all’Isola che non c’è nelle sue varie articolazioni, dal centro per l’autismo alla comunità, passando per lo Cser e coinvolgendo i ragazzi della città. Il progetto per l’estate 2023 ha visto la partecipazione di piccolissimi e ragazzi, da 0 a 30 anni. I vari gruppi, suddivisi per fasce d’età, hanno partecipato ad un progetto trasversale che si è articolato in diverse attività, dal mare alla campagna, ai monti e all’avventura, colorato e vissuto da un totale di 160 bambini. Un numero record di presenze e di partecipazione per una programmazione che si è conclusa pochi giorni fa. Spiega il presidente della cooperativa che gestisce l’Isola che non c’è, Sandro Ferri: "Sia i gruppi di bambini autistici che il gruppo interno ed esterno hanno sperimentato il mare, come centro estivo, alternato alla campagna come attività ludica e laboratoriale, ogni bambino, a seconda della propria età ha imparato a conoscere la terra e le proprie risorse imparando a raccogliere frutta come ciliege, albicocche, pesche, prugne meloni e cocomeri, a piantare le verdure e seguirne poi la crescita ed infine alla raccolta delle stesse e poi alla produzione di marmellate e confetture. In campagna si è sperimentato il gioco all’aperto, la costruzione di oggetti con legno e materiali naturali. Il tutto sotto la guida e la mano esperta di Sestilio, custode del nostro casolare in campagna e sapiente mano ricca di esperienza". La sfida più grandi ha riguardato i ragazzi più grandi, ospiti del centro diurno dello Cser: "Con i ragazzi autistici che hanno dai 16 anni in avanti stiamo sperimentando da un paio di anni piccoli momenti di viaggio in autonomia, con una o due notti da dormire fuori casa. I ragazzi sono stati a Montemonaco, con gli educatori, hanno vissuto esperienze indimenticabili e insieme abbiamo dato sollievo alle famiglie che vivono le difficoltà di una persona autistica grave ogni giorno e hanno bisogno di appoggiarsi a qualcuno di cui si fidano. Tutti sono riusciti a restare tre giorni fuori da soli con noi, protagonisti davvero della loro estate, con il sorriso di chi conquista il mondo un pezzetto per volta", conclude Ferri.