Ascoli, lite per il parcheggio, il racconto. "Mi ha sputato in faccia"

L'uomo di 74 anni preso a pugni lunedì ha una vertebra rotta e varie tumefazioni. "Ma il dolore più grande ce l'ho dentro"

La polizia in piazza Immacolata dopo l'aggressione

La polizia in piazza Immacolata dopo l'aggressione

Ascoli Piceno, 17 aprile 2019 - Ha ancora dolore alla bocca e alla schiena il 74enne aggredito lunedì scorso in piazza Immacolata. Ma la ferita più grande è quella nell’animo: «Mai mi era capitato prima e mai mi sarei aspettato una cosa del genere, nella mia città e per di più, credo, da un concittadino».

Cosa è successo nel dettaglio? «Dovevo andare alla casetta dell’acqua in piazza Immacolata, avevo con me diverse bottiglie. Da sempre faccio così: entro a passo d’uomo in piazza, parcheggio, riempio quello che devo riempire, carico tutto in macchina e vado via. Lunedì stavo per fare la stessa cosa, ma all’ingresso della piazza, dove c’è il passo carrabile, c’era una macchina ferma».

Era quella del suo aggressore? «Sì, ora vi spiego cosa è successo: dopo aver verificato che dentro non c’era nessuno ho toccato un paio di volte in clacson e ho aspettato due o tre minuti. Non vedendo nessuno ho suonato qualche altra volta ma niente. Dopo un po’, circa cinque minuti dalla prima volta che ho toccato il clacson, vedo uscire questo ragazzo da un negozio sotto alle logge. Con passo lento, come se io non ci fossi, si è accostato alla macchina e ha avvicinato le chiavi alla portiera».

Lei gli ha detto qualcosa? «Sì, solo questo: ‘Ti pare il modo di parcheggiare davanti a un passo carrabile?’. Mi aspettavo uno ‘scusi’ o un cenno. Invece niente di tutto questo. Mi ha risposto dicendo: ‘Mi hai rotto i c...’. Allora, per tutta risposta, gli ho detto ‘Ah sì? Allora chiamo i vigili’».

E’ qui che la situazione è degenerata? «Sì ma prima del pugno c’è stato qualcosa di più grave. Qualcosa che credo sia il peggio che un essere umano possa fare: mi ha sputato in faccia. Devo dire che, d’istinto, gli ho rivolto brutte parole. A quel punto, con uno scatto, mi è arrivato sotto e mi ha dato un diretto destro sulla mandibola».

E’ rimasto cosciente? «No, sono caduto all’indietro e mi sono risvegliato con la signora del frutta e verdura che mi dava dei colpi per svegliarmi. Sono arrivati i carabinieri, chiamati da non so chi, poi l’ambulanza. Mi hanno riscontrato una rottura composta della dodicesima vertebra e tumefazioni al volto per una prognosi di un mese e mezzo. Se avessi battuto la testa non sarei qui».

Denuncerà il suo aggressore? «Ancora non lo so, anche perché come detto il dolore più grande ce l’ho dentro e quello non me lo risarcisce nessuno. Vorrei guardarlo negli occhi e dirgli: ‘Ma ti rendi conto che potevi ammazzarmi e rovinarti la vita? O pensi che sia tutto un videogioco?’».

gi. man.