REDAZIONE ASCOLI

Lo sciopero dei penalisti. Niente udienze in tribunale

Tre giorni con le braccia incrociate per protestare contro il Ddl sicurezza: "Sproporzionato aumento delle sanzioni a tutela univoca dei tutori dell’ordine".

Lo sciopero dei penalisti. Niente udienze in tribunale

Lo sciopero degli avvocati penalisti

Anche gli avvocati penalisti del Foro di Ascoli hanno aderito all’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale deliberata dalle Camera Penale iniziata ieri e che proseguirà oggi e domani. L’agitazione riguarda il Ddl sicurezza, che il 18 settembre è stato approvato dalla Camera dei Deputati e sarà ora esaminato dal Senato. Le Camere Penali evidenziano da tempo che "si sta assistendo ad una inaccettabile pan-penalizzazione a vasto spettro, che implica la creazione di nuove fattispecie di reato, alla criminalizzazione di condotte che non erano state mai ritenute offensive, ad uno sproporzionato aumento delle sanzioni a tutela univoca dei tutori dell’ordine, all’introduzione di nuove ostatività alla concessione di benefici penitenziari, all’aumento delle prerogative della Polizia giudiziaria, alla quale sarà addirittura consentito il porto di armi diverse da quelle ufficialmente in dotazione".

Le Camere penali hanno denunciato come i principi di ragionevolezza, di proporzionalità e di offensività, propri di quel diritto penale liberale al quale dovrebbe tendere ogni moderno Stato di diritto, venissero evidentemente travolti, mediante l’instaurazione di un sistema deliberatamente impostato sull’impronta di un "diritto penale del nemico" e su di una responsabilità da "colpa d’autore", nella quale la stigmatizzazione penale si attiva non per "quello che si fa", ma per "quello che si è". L’avvocatura penale ribadisce la sua contrarietà alla introduzione delle norme contenute nel pacchetto sicurezza, "denunciando i rischi della svolta illiberale che esse prefigurano, svelando altresì la natura fallimentare dello strumento repressivo ai fini del perseguimento della pur necessaria sicurezza dei cittadini. Nessuna, pur legittima e condivisibile, richiesta di sicurezza e nessuna forma di illegalità e di devianza – si sostiene – consentono di adottare misure e rimedi sproporzionati che, oltre che a rivelarsi inefficaci rispetto ai fini, finiscono con il torcere l’intero sistema penale in senso radicalmente illiberale ed autoritario, indebolendo le radici di quei principi costituzionali che costituiscono la salvaguardia delle libertà fondamentali di tutti i cittadini e della stessa convivenza democratica, in quanto posti a tutela della libertà di manifestazione e di espressione del dissenso". Stamani alle ore 10 è in programma una manifestazione nazionale al Centro Congressi ’Roma Eventi Fontana di Trevi’.