Lo zaino militare elemento chiave per la procura

I risultati dei periti sono importanti ma si annuncia contrapposta l’interpretazione che le parti daranno in processo. E’ evidente che in sette casi i periti collegano la somministrazione indebita di farmaci al decesso degli anziani. Un elemento importante dal punto di vista dell’accusa, ma non determinante – secondo la difesa – a stabilire che sia stato Wick a somministrare i farmaci ai pazienti ospiti della Rsa dove l’infermiere ascolano lavorava. Tanti gli elementi in mano alla Procura di Ascoli, ma è nello zainetto militare che Leopoldo Wick portava con sé quando faceva il giro per somministrare i farmaci agli anziani (non consentendo a nessun collega di partecipare) che gli investigatori ritengono ci sia "la pistola fumante": c’erano insulina a lento assorbimento, nascosta nel contenitore di un altro farmaco, benzodiazepina in una scatoletta di tabacco, e un barbiturico contenente principio attivo Gardenale, farmaco equiparato a stupefacenti e soggetto a registrazioni su apposito registro. Su questo si gioca gran parte del processo, soprattutto dopo l’ultima udienza, nella quale una delle infermiere a ritrattato le due accuse contro Wick, facendo infuriare il procuratore Monti che valuta di indagarla per falsa testimonianza e calunnia.

p. erc.