Lollobrigida: "Ricostruzione, con noi si cambia"

Il parlamentare di Fratelli d’Italia a sostegno dei candidati piceni. Il presidente della regione Acquaroli: "E’ tempo di cambiare passo"

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Basta duplicati che, di fatto, rallentano la ricostruzione. E’ quanto emerso ieri durante la visita nel Piceno di Francesco Lollobrigida presente ad Ascoli per la campagna elettorale di Fratelli d’Italia a sostegno dei candidati piceni Guido Castelli, Rachele Silvestri, Romina Gualtieri, Elena Lombardi, Lucia Albano. A fare gli onori di casa il sindaco Marco Fioravanti. Sia il capogruppo parlamentare di Fratelli d’Italia che il presidente della Regione Acquaroli hanno annunciato che con la fine del mandato del commissario Legnini, in caso di vittoria del centrodestra il 25 settembre, il partito di Giorgia Meloni si batterà per rivedere l’organizzazione della ricostruzione. "Fino al 31 dicembre il commissario è Legnini e, dovessimo vincere, non so se il nuovo governo deciderà altrimenti" ha premesso Lollobrigida, aggiungendo però che "la duplicazione attuale della struttura crea delle criticità che vengono oltremodo ad emergere anche nella scelta delle persone. Noi ci siano fortemente impegnati per la ricostruzione, ma i nostri emendamenti, volti a semplificare e rendere omogene l’attività, hanno trovato l’ostilità ideologica del M5S per ragioni di incompetenza politica sulle pratiche semplici e non capacità di comprendere la filiera istituzionale fino in fondo, mentre il Partito Democratico ha dimostrato i suoi limiti perché spesso legge le ricostruzioni più come occasioni di radicamento e di clientela, invece che per raggiungere l’obiettivo centrale". Tema affrontato anche da Acquaroli. "C’è bisogno di un quadro normativo che non abbia più duplicati e che dia invece risposte. Abbiamo grandi risorse per le imprese, che toccano la rigenerazione delle aree terremotate. La Regione sta facendo una programmazione europea per tutto il territorio regionale, ma non può farlo per il cratere perché di fatto è espropriata di questo ruolo. Questo non è più possibile. E’ tempo di cambiare passo e le prossime elezioni potrebbero fungere da spartiacque". Castelli, assessore con delega alla ricostruzione, ha sottolineato che "nel 2023 bisogna passare dall’emergenza alla programmazione. Basta parlare di emergenza; una volta definite le norme sul codice della ricostruzione, le norme sul testo unico e le mille ordinanze, alle Regioni deve essere riassegnato il compito della ricostruzione, superando la logica commissariale. Bisogna programmare una ricostruzione che, comunque, avrà una durata".

Peppe Ercoli