Luca Innocenzi choc Rissa e stop a Foligno "Non vorrei essere qua Chiedo scusa a tutti"

Il cavaliere dopo la violenza e i cinque denunciati resta a rischio Daspo anche per la giostra delle Cento torri ha deciso di non correre in Umbria.

Luca Innocenzi choc  Rissa e stop a Foligno  "Non vorrei essere qua  Chiedo scusa a tutti"

Luca Innocenzi choc Rissa e stop a Foligno "Non vorrei essere qua Chiedo scusa a tutti"

Colpo di scena, nella vicenda che riguarda il cavaliere Luca Innocenzi, che alla Quintana di Ascoli difende i colori di Porta Solestà e che è stato coinvolto nella rissa di domenica sera, al campo dei giochi, al termine delle prove della giostra di Foligno. Il campionissimo del rione Cassero, infatti, che sarebbe tra le cinque persone denunciate dalla questura per rissa aggravata, ha deciso di non correre la Quintana umbra del prossimo 17 giugno. Una sorta di autosospensione, comunicata dallo stesso cavaliere ieri sera, durante la conferenza stampa convocata nella sede dell’Ente Giostra e alla quale, oltre allo stesso Innocenzi, hanno partecipato anche il suo avvocato, il presidente Domenico Metelli e il priore del rione Cassero Fabio Serafini. La rissa, solo per ricordarlo, aveva coinvolto anche alcuni sostenitori del rione Morlupo, oltre a Luca Innocenzi e ad alcuni familiari del cavaliere. "Non avrei mai voluto essere qua – ha esordito Innocenzi –. Devo tanto alla città di Foligno e alla Quintana. Sono consapevole del fatto che oggi, se valgo qualcosa, lo devo anche a voi. Quindi chiedo scusa per quello che è successo, faccio un passo indietro e non sarò presente alla prossima Quintana". Parole, quelle pronunciate dal cavaliere, che rappresentano anche un segno di grande maturità e che sono state apprezzate dal presidente dell’Ente Giostra. Presente, in sala, anche il vicequestore, che avrebbe apprezzato molto il ‘mea culpa’ del cavaliere. Il rione Cassero, adesso, dovrà trovare urgentemente un sostituto a cui affidare la lancia per la giostra del prossimo 17 giugno: tra i nomi spuntati fuori nelle ultime ore ci sono quelli di Paolo Palmieri, Marco Diafaldi e Lorenzo Paci. L’autosospensione di Innocenzi, comunque, non impedirà alla questura di procedere ugualmente con alcune sanzioni, che probabilmente saranno rivolte a tutti coloro che hanno partecipato, in vario modo, alla rissa di domenica scorsa.

E’ ancora concreto il rischio del daspo ed è questo che, ad Ascoli, spaventa il sestiere di Porta Solestà. I gialloblù, però, confidano nel fatto che tale eventuale misura possa essere emessa dopo le Quintane di quest’anno e sembra essere questa l’intenzione da parte della questura umbra. Sul daspo, poi, ci sono numerose possibilità di interpretazione ed è anche possibile che un cavaliere daspato possa non assistere a eventi sportivi ma, essendo un lavoratore, possa comunque gareggiare. Intanto, però, da Innocenzi è arrivato un segnale di responsabilità, nella speranza che simili scene, in un campo dei giochi, non si vedano più.

Matteo Porfiri