Luigi Massi morto, addio al sarto dei vip

Lo stilista ascolano firmava i vestiti delle stelle: è morto a Milano per un infarto

Luigi Massi con Jennifer Lopez e Donatella Versace

Luigi Massi con Jennifer Lopez e Donatella Versace

Ascoli, 4 aprile 2019 - Lutto nel mondo della moda internazionale. La notte scorsa è infatti deceduto probabilmente a causa di un infarto, Luigi Massi stilista ascolano dell’Atelier Versace. Avrebbe compiuto 57 anni il prossimo 17 giugno, viveva a Milano ma sognava di poter tornare nella sua Ascoli dove vivono le sue tre sorelle. La scorsa settimana era tornato a trovarle poi era stato a pranzo con l’amico Graziano Giordani titolare della Graziano Ricami con cui ha condiviso parte dei suoi successi professionali. «Sono distrutto – ha confidato il presidente dell’Atletico Ascoli – con Gigi siamo cresciuti insieme lui aveva disegnato l’abito da sposa di Angelina Jolie e io l’avevo ricamato. Sognavamo di aprire un atelier di moda in Piazza del Popolo. Gli avevo detto di venire via da Milano dopo trent’anni di successi incredibili. Qui si vive con meno stress ed era ora di fare una vita diversa. Lo avevo convinto, ma non siamo riusciti a portare a termine il nostro progetto. Sono davvero molto addolorato».

Luigi Massi d’altronde ormai viveva così lontano da quella sua casa in Corso di Sotto a Porta Romana. Sempre in volo per Los Angeles per rendere impeccabili i vip protagonisti del red carpet alla Notte degli Oscar. Durante la sua carriera ha avvolto con eleganza e sensualità i corpi di attrici internazionali: da Sharon Stone a Uma Thurman; da Catherine Zeta-Jones a Nicole Kidman fino a Lady Gaga, Charlize Theron e Céline Dion. Luigi Massi era il première della sartoria Alta moda di Versace. Cresciuto tra tessuti e bottoni, ha avuto come prima insegnante la mamma, Agostina Marozzi, scomparsa nel 2011.

Luigi Massi con Alessia Marcuzzi
Luigi Massi con Alessia Marcuzzi

«Mi ha trasmesso la passione, da lei ho imparato l’umiltà – amava raccontare Massi con lo sguardo e le parole cariche di emozione –. Mi diceva di avere pazienza; mi raccontava le sue prime difficoltà ma anche le soddisfazioni quando andava ad imparare il mestiere dalla madre di Costantino Rozzi». Aveva solo 10 anni Massi quando iniziò a creare. «Tagliavo i pantaloni a zampa – ricordava qualche tempo fa in una intervista al Carlino – e realizzavo delle gonne per mia sorella Daniela: è stata la mia prima modella. Poi a 25 anni telefonai a Gianni Versace chiedendo di essere messo alla prova. Da allora mi sono trasferito a Milano, ma ho Ascoli nel cuore e quando posso torno tra le Cento Torri». Luigi Massi aveva frequentato per tre anni la scuola professionale Enalc. Poi era stato modellista da Allieri per due anni, ma sognava di vedere dal vivo il prêt-à-porter. Così chiamò Versace e divenne il ‘cocchetto’ di Gianni e Donatella. «L’abito a cui sono più affezionato – ricordava ancora Massi intervistato dal Carlino – è quello chiuso da spille da balia indossato da Elizabeth Hurley, con cui l’allora fidanzata di Hugh Grant si presentò all’anteprima del film ‘Quattro matrimoni e un funerale’ nel 1994. Gianni mi disse: ‘Hai fatto diventare famosa una sconosciuta’. E poi l’abito simbolo verde del 2000 indossato da Jennifer Lopez».

In Italia ha vestito Alessia Marcuzzi, Sabrina Ferilli; ha seguito Elisabetta Canalis a Sanremo e Isabella Ferrari al festival di Venezia. Dal ’98 seguiva Angelina Jolie, li legava un rapporto di fiducia, empatia, amicizia e ammirazione. «Il giorno delle sue nozze – raccontava ancora – sono stato fino all’una con lei. Ho fatto molte prove di ricami, ma l’unico che è riuscito a riprodurre il tratto uguale, è stato Graziano Giordani della Graziano Ricami di Venarotta. Un amico che porto nel cuore». Le sorelle di Luigi Massi stanno valutando se far celebrare il funerale qui ad Ascoli sabato mattina. Molto dipenderà da quanto tempo occorrerà per avere tutte le autorizzazioni al trasporto del feretro. Di sicuro la salma di Luigi Massi sarà tumulata al cimitero di Ascoli.