L’Università Politecnica cresce Un nuovo laboratorio per Agraria

Taglio del nastro ieri mattina per la struttura realizzata grazie al contributo del Rotary Club di Ascoli. Il rettore Gregori: "Abbiamo iniziato un po’ in sordina un anno fa, ma già oggi sono visibili tante cose fatte".

Taglio del nastro, ieri mattina, nella sede ascolana del corso di agraria dell’università Politecnica delle Marche, del laboratorio di micro e macroscopia realizzato grazie al contributo del Rotary Club di Ascoli. Il corso di laurea ‘Sistemi agricoli innovativi (Sai)’ è stato istituito nell’anno accademico 2021-2022 e sono in corso di allestimento i laboratori per la ricerca e la didattica nei settori dell’agricoltura di precisione, agroecologia, vivaismo e verde urbano, filiere di produzione e certificazione, e biotecnologie.

"Abbiamo iniziato un po’ in sordina un anno fa – dice il rettore Gian Luca Gregori –, ma già oggi sono visibili le tante cose che sono state fatte, come il laboratorio per la ricerca grazie al Rotary di Ascoli, segnale forte di integrazione territoriale. Già cominciare ad avere una targa universitaria con scritto facoltà di agraria posso assicurare che è fonte di grande orgoglio e soddisfazione. Non si tratta assolutamente di una sede distaccata. E’una sede della Politecnica delle Marche ad Ascoli, in presenza. Teniamo conto che nelle Marche c’è un’unica università di agraria: questa è una delle sedi e la sua collocazione ad Ascoli è fisiologica e naturale". "Oggi manteniamo fede a un impegno preso a novembre nel corso di un convegno – dice il presidente del Rotary club di Ascoli, Alberto Forlini –. Lo scorso anno, grazie al magnifico rettore Gian Luca Gregori, abbiamo festeggiato il ritorno a casa di questa facoltà. Come ascolani ne siamo felici e orgogliosi e ci è sembrato doveroso riavvolgere il filo della memoria per rendere omaggio a quanti di noi, ieri così come oggi, erano e sono impegnati a favore della comunità, decidendo di contribuire all’allestimento del laboratorio di micro e macroscopia con l’acquisto di arredamenti a scopo didattico".

Il corso di laurea, i cui docenti sono impegnati in progetti di ricerca e sperimentazione su tartufi, oliva ascolana tenera e castagno, mira a formare laureati che, grazie a una preparazione interdisciplinare, siano in grado di gestire la complessità delle attività agricole con un approccio orientato a processi produttivi innovativi e sostenibili. L’obiettivo è quello di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per favorire la creazione di un contesto innovativo di tipo aperto, in grado di permeare le filiere agricole e vivaistiche e di costituire il presupposto per la diffusione di innovazioni adattate alle esigenze del territorio e degli operatori.

Lorenza Cappelli