Macchinario donato al laboratorio

Un altro importante gesto concreto ha visto protagonista la sezione di Ascoli dell’Ail ‘Alessandro Troiani’ nei confronti dell’unità operativa complessa...

Macchinario donato al laboratorio

Macchinario donato al laboratorio

Un altro importante gesto concreto ha visto protagonista la sezione di Ascoli dell’Ail ‘Alessandro Troiani’ nei confronti dell’unità operativa complessa di ematologia e terapia cellulare dell’ospedale ‘Mazzoni’. L’associazione ha acquistato e donato al laboratorio di biologia molecolare annesso al reparto del nosocomio ascolano diretto da Piero Galieni, un nuovo strumento, molto costoso, nel campo del sequenziamento di nuova generazione (Ngs) chiamato Genexus. Attualmente, a livello mondiale, è l’unica tecnologia di sequenziamento completamente automatizzata che riesce in un singolo giorno a determinare una serie di mutazioni che sono alla base dello sviluppo delle emopatie. E’ unico nel suo genere poiché riesce a rilevare alterazioni genetiche, sia su Dna, che Rna, anche se sono presenti in piccola quantità. In Italia, ad oggi, sono presenti circa trenta Genexus e il laboratorio dell’unità operativa di ematologia del ‘Mazzoni’ è l’unico nella regione Marche ad esserne dotato. Attualmente la Ngs è entrata a far parte dei percorsi diagnostici in campo ematologico e viene considerata dal mondo scientifico un’analisi di sequenziamento fondamentale e necessaria nello studio, nella diagnosi e nella prognosi delle leucemie. "In definitiva – spiegano dal reparto di ematologia – l’applicazione della Ngs in oncoematologia è oggi l’approccio migliore per identificare le diverse mutazioni presenti nelle leucemie, che possono avere importanti implicazioni sia sulla prognosi che sulle decisioni terapeutiche, ma anche sulla recidiva della malattia per identificare eventuali nuovi cloni neoplastici selezionati, o che non sono stati eradicati dalla chemioterapia. Tutto questo si riflette nel prevedere in modo rapido la risposta alla terapia e, eventualmente, intervenire in maniera tempestiva per migliorare l’aspettativa e la qualità di vita del paziente".

Lorenza Cappelli