Come se l’afa estiva non bastasse, le scelte del sindaco continuano ad arroventare il clima in maggioranza che, riunitasi due giorni fa per discutere di Ballarin e ospedale, ha visto innalzarsi l’ennesima cortina di ferro. Che ha visto opporsi, soprattutto, l’assenza del sindaco: uno Spazzafumo invece piuttosto solerte a pubblicare, sui social, stati e storie malauguratamente segnati da un’ironia di grana grossa destinata, alla lunga, a risultare insulsa. Ma messo da parte il gusto per il lazzo, che in fondo è personale, a destare malumori è l’oggettiva mancanza di un confronto sulle ultime vicende, politicamente gravi. Il 18 luglio, sindaco e giunta hanno ricevuto una sonora sfiducia da metà della coalizione di maggioranza. Maggioranza che due sere fa avrebbe voluto sapere qualcosa in più sul georgico sopralluogo fatto in compagnia del consigliere Gino Micozzi in zona sud, in cerca di località in cui far sorgere, per magia, un qualche ospedale nuovo. E vista l’occasione, almeno San Benedetto Viva e Rivoluzione Civica avrebbero voluto sapere qualcosa di più anche sull’arrivo di Guido Canali. L’uomo del destino, l’archistar che un giorno non lontano – il progetto deve essere pronto ad ottobre – disegnerà il Ballarin del futuro. La stroncatura delle variazioni di bilancio rappresenta solo la punta dell’iceberg perché almeno 8 consiglieri di maggioranza ora chiedono una verifica in giunta. Tradotto: la revoca delle deleghe a Domenico Pellei e Laura Camaioni. Bilancio e commercio, con contorno di partecipate. Con il silenzio, però, le cose non si aggiustano. g.d.m.