Marche, trenini o distretti?

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Renzi

Se le Marche hanno, ancora un lumicino nel mercato mondiale lo si deve ai tre nostri distretti industriali: mobile di Pesaro, cappello e calzatura del fermano. La concentrazione di oltre 3000 aziende calzaturiere in un ristretto territorio, è unica realtà in Europa, pur essendosi chiusi oltre 2000 opifici. Tale, ed ancora straordinario complesso gruppo industriale-occupazionale, avrebbe dovuto essere fatto proprio dai governi regionali, trattandosi di un sistema socio- economico-industriale di rilievo internazionale, i cui riflessi negativi come quelli di oggi, ricadono non solo sulle aziende, ma su tutta l’economia regionale. Agli annuali annunci del numero delle aziende chiuse, calzaturiere in particolare, si fa fronte con inutili aiutini e agevolazioni finanziarie, non affrontando la primaria origine “La globalizzazione,” aggravata dalle varie crisi. Ultima, nel senso cronologico, la guerra Russia-Ucraina, che ha bloccato ogni operazione dei nostri calzaturieri, aggravando la già precaria situazione produttiva e commerciale. Tra l’altro, quello Russo, era il mercato più promettente e proficuo. Pur in assenza di idee, iniziative e progetti, del governo del Paese, la regione Marche dovrebbe promuovere un evento straordinario, per salvare le aziende che hanno innovato i vari processi produttivi, pur sbagliando legandosi prevalentemente, al mercato russo, oggi totalmente bloccato, con danni economici rilevanti. D’altra parte, gli altri distretti di settore, sono sostenuti e guidati dai loro governi regionali, come il Veneto e la Toscana in particolare. Limitando l’esportazione in Russia, facilitando e attivando strumenti di ricerca per nuovi mercati. E’ pur giusto che il lettore si chieda cosa potrebbe fare il governo delle Marche? Intanto dovrebbe prendere atto che i nostri calzaturieri hanno, da tempo, compreso il cambiamento imposto dal mercato mondiale sulle calzature di medio livello non possono più essere prodotte in Italia. Infatti i nostri calzaturieri, più coraggiosi e capaci, ancora in attività,da tempo, producono calzature di alta gamma di inconfondibile unicità. Serve promuovere i tre distretti marchigiani, con un progetto ed una visione unica della Regione Marche.