Marina di Sotto sul piede di guerra: "Vogliamo la piazza, basta ritardi"

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È una protesta che dura da troppo tempo. Una protesta la cui forza propulsiva è stata smorzata da promesse, annunci, meline e ripartenze e che, dopo anni di tira e molla, ha forse raggiunto il suo punto di rottura. Si parla degli storici problemi in Marina di Sotto, da sempre denunciati dal comitato di quartiere, e che ora riaffiorano in superficie con rabbia. La rabbia di chi ha visto sfilze di amministrazioni comunali menare il can per l’aia per oltre 40 anni. Piazza San Pio X, la viabilità, gli allagamenti: tutte questioni che i referenti del comitato intendono riportare all’attenzione del sindaco e della giunta che si sono insediati 9 mesi fa, chiedendo soluzioni concrete.

"Sono quattro decenni che questo quartiere aspetta la piazza di fronte alla chiesa – tuona il presidente Alfredo Isopi – adesso è stato firmato un accordo con un nuovo privato per realizzare il piano particolareggiato e quindi costruire la piazza e la rotatoria all’incrocio fra via San Pio X e viale dello Sport". Le solite indiscrezioni, però, gettano ombre fosche sulla pratica. "Si dice che prima verranno realizzati i volumi che interessano al privato – afferma Isopi – mentre la piazza non vedrà la luce per chissà quanto tempo. Ci sentiamo stanchi di essere presi in giro, e non possiamo sopportare che ciò avvenga un’altra volta. Al sindaco e alla giunta, quindi, chiediamo tempistiche concrete, e chiediamo che queste vengano rispettate senza possibilità di deroga".

Gli accordi fra Comune e Arcadia61 fisserebbero la scadenza al 2025 ma si sa, le cose possono cambiare e i residenti del quartiere desiderano scongiurare ulteriori sviluppi. Ma ovviamente non finisce qui. "Oltre alla piazza, ci sono questioni molto più concrete che devono essere risolte in breve tempo – continua Isopi – Ad esempio lo stato di via Serpieri, che con i recenti fenomeni metereologici si è completamente allagata". La zona soffre di depressione idraulica, e quindi negli anni scorsi la Ciip ha realizzato una vasca di sollevamento delle acque per convogliare le masse liquide in eccesso verso il torrente Acquachiara. "E vogliamo parlare della viabilità? Via Volta, con tutti quei cantieri relativi al bonus 110%, non è più praticabile. Qui ci abitano centinaia di persone, ma ogni giorno è una lotta impossibile".

g.d.m.