
Paolo Corsi
Nella giornata di ieri sono arrivate notizie più precise sul rientro del feretro di Paolo Corsi, il docente di Latino e Greco ucciso nel corso di una rapina nella sua seconda casa di Sousse in Tunisia, nella notte fra il 20 e il 21 di gennaio scorso. L’agenzia tunisina ha completato le pratiche e trovato il volo, da Tunisi a Roma, per il rimpatrio della bara che dovrebbe avvenire nella giornata di martedì 4 febbraio. Usiamo il condizionale poiché c’è da completare la documentazione per il trasporto. Siccome la salma dovrà essere cremata nel cimitero di San Benedetto, sono stati richiesti ulteriori diciture sui documenti di rimpatrio. E’ necessario specificare se la vittima aveva in corso malattie infettive o anche il Covid, altrimenti il rientro potrebbe rischiare di essere annullato. Specifiche che sono state richieste ieri dalla ditta Nucci di San Benedetto, che si occupa della documentazione e del trasporto da Roma a San Benedetto, all’azienda equivalente di Sousse, tramite il consolato italiano, richieste dagli addetti alla cremazione. Dichiarazioni che dovranno essere certificate dal medico legale tunisino o da chi per lui. Se tutto sarà disposto nei tempi giusti ci sono già le date e gli appuntamenti predisposti. Rientro del feretro a Roma alle 9,40, trasporto della salma nella casa del commiato Nucci, dove resterà fino a venerdì prossimo. Il funerale si terrà nel Duomo di Ripatransone venerdì alle ore 15,30. Il feretro rimarrà poi in custodia nel crematorio di San Benedetto fino al 30 marzo, data fissata per la cremazione.
ma. ie.