
Vittorio Massi (. Foto Sgattoni
"Lascio il Ciarrocchi e il Riviera. E lascio la Samb. Nessuno è profeta in patria". Il messaggio di Vittorio Massi è arrivato così, improvviso e tagliente, più o meno negli stessi momenti in cui sulla Riviera delle Palme il cielo si faceva denso e cupo, mentre i primi lampi strappavano l’orizzonte marino. Un gioco del caso, forse, ma con la forza simbolica dei segnali. Nuvole nere sopra San Benedetto, fuori e dentro lo stadio. Quelle parole, pronunciate da chi, proprio in quelle ore, riceveva nella sede della Lega Pro a Firenze il benvenuto ufficiale in Serie C, pesano come un atto di rottura profonda. E risuonano più fragorose del boato della curva: Massi che minaccia l’addio, non solo alla Samb, ma a un’intera visione sportiva e cittadina che sembrava ritrovare finalmente una direzione.
Il casus belli è ancora una volta la riqualificazione dello stadio ’Ciarrocchi’, ma il bersaglio stavolta non è il sindaco Antonio Spazzafumo, con cui il patron aveva avuto aspri contrasti in passato. Al centro dell’accusa pubblica è finito l’assessore al Bilancio Domenico Pellei, che, secondo Massi, sarebbe responsabile – insieme al suo gruppo – della richiesta di una fidejussione da 2 milioni di euro, giudicata non solo superflua, ma offensiva. Dal canto suo l’assessore per il momento si trincera dietro un no comment specificando però che la cifra in ballo non è di due milioni ma inferiore. Ma questo, il vulcanico patron della Samb, non lo ferma. Anzi, l’attacco è frontale e politico: "Se sei assessore al bilancio e hai 6 milioni in cassa significa che hai bloccato l’economia della città – tuona il patron –. E se parli di una legge la devi aver letta prima di esprimerti. Io mollo poiché uno scoglio pulito non può arginare un mare di ignoranza".
Il tutto esploso ad orologeria, proprio alla vigilia della Commissione comunale, che questo pomeriggio dovrebbe discutere proprio del futuro del Ciarrocchi. Una situazione che si è andata un po’ ammorbidendo nel pomeriggio quando il presidente della Samb ha incontrato il vertice della Lega Pro Matteo Marani. Quest’ultimo, a conoscenza della situazione, ha chiesto a Massi di non fare scelte affrettate e ha anche annunciato di voler incontrare l’amministrazione comunale per capire cosa stia accadendo. La speranza è che tutto possa finire come il mancato temporale di ieri mattina. Tuoni e fulmini hanno fatto solo da soggetti per le foto scattate dal porto. Sarà così anche per questo nuovo scontro istituzionale?
Emidio Lattanzi