MATTEO PORFIRI
Cronaca

Matrimonio Ascoli Folignano. Fioravanti: conviene a tutti. Terrani: un’idea ’trumpiana’

Vantaggi economici e sociali per il primo cittadino delle Cento torri, ma per il collega è solo un tentativo di drenare l’inesorabile calo di residenti del capoluogo .

Vantaggi economici e sociali per il primo cittadino delle Cento torri, ma per il collega è solo un tentativo di drenare l’inesorabile calo di residenti del capoluogo .

Vantaggi economici e sociali per il primo cittadino delle Cento torri, ma per il collega è solo un tentativo di drenare l’inesorabile calo di residenti del capoluogo .

Il sindaco di Folignano, Matteo Terrani, non ci sta. Non vuole essere ‘conquistato’ da Ascoli, come in una sorta di Risiko. E guai a parlargli di fusione, perché è determinato a difendere il suo territorio.

Sindaco Terrani, partiamo dal convegno in programma venerdì ad Ascoli: parteciperà?

"Siamo stati invitati, ma non inclusi al tavolo dei relatori. Ed è un peccato perché, visto che si parlerà anche di Folignano, sarebbe stato corretto chiederci un parere e permetterci di esprimere il nostro punto di vista. Pertanto no, non ci sarò".

Perché è contrario all’eventuale fusione con Ascoli?

"La fusione rappresenta un tentativo di far crescere Ascoli sopra i cinquantamila abitanti cercando, al contempo, di nascondere il vero problema, che è quello dello spopolamento. Un’emergenza nazionale, questa, che coinvolge anche il Piceno. Ma si cerca, appunto, di mettere la polvere sotto il tappeto".

Per il Comune di Folignano cosa significherebbe non esistere più?

"Sarebbe mortificante e umiliante farsi incorporare all’unico scopo di risolvere un problema altrui. Non ci sarebbe alcun vantaggio per il nostro territorio. Mi sembra, passatemi il termine, un’idea ‘Trumpiana’: è come se si dovessero conquistare i territori. Ma Folignano non è la Groenlandia. Sarei invece favorevole alla creazione di una città-territorio".

In cosa consisterebbe questa ipotesi?

"Si ragionerebbe su alcuni servizi da mettere insieme al solo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Magari pianificando lo sviluppo urbanistico sulle zone di confine. Per fare un esempio, si potrebbe immaginare una grande area verde da realizzare tra il Marino e Villa Pigna: un parco urbano come elemento di unione tra i due comuni. Oppure si potrebbero gestire insieme i servizi sociali o la polizia municipale. Ecco, creare sinergie rappresenterebbe un passo importante. Ma la fusione, concepita in questa maniera, assolutamente non mi trova d’accordo".

Quindi, il suo è ‘no’ definitivo? "Io sono una persona aperta a ogni tipo di confronto. Ma resto fermamente contrario a come si sta proponendo questa questione. Folignano non è un terreno di conquista. Il nostro comune non merita di essere umiliato".

Matteo Porfiri