Matteo Cosenza, morto nell’incidente in A14, Monteprandone in lutto: "La tua morte, coltellata al cuore"

Il 27enne lavorava nell’azienda di famiglia: la comunità stretta al dolore della mamma, del papà e del fratello

Matteo Cosenza, 27 anni, abitava con la famiglia a Centobuchi  di Monteprandone

Matteo Cosenza, 27 anni, abitava con la famiglia a Centobuchi di Monteprandone

Monteprandone (Ascoli), 20 marzo 2023 – Ancora una giovane vita spezzata lungo il tratto marchigiano dell’autostrada A 14. L’ultima vittima è Matteo Cosenza, 27 anni, che abitava con la famiglia a Centobuchi di Monteprandone. Questa volta non c’entrano i cantieri del tratto delle gallerie, dove nel gennaio scorso aveva perso la vita un altro cittadino di Monteprandone. Matteo viaggiava a bordo di un Fiat Doblò condotto da un suo amico, un ragazzo di 34 anni di San Benedetto, che è rimasto ferito ed è ricoverato all’ospedale di Torrette.

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Insieme erano diretti verso nord. Il mezzo ha urtato il new Jersey e nel ribaltamento Matteo ha subito danni devastanti. Una tragedia simile a quella che era accaduta 24 ore prima sempre sull’A14 nel tratto in provincia di Chieti dove, in prossimità di uno scambio di carreggiata, ha perso la vita un ragazzo di 29 anni residente a Castel Miglianico. Matteo Cosenza lavorava nell’azienda famiglia condotta dal padre Pietro, la Metal Canalizzazioni, in via della Barca a Centobuchi di Monteprandone. Azienda specializzata nelle installazioni di impianti aspiranti, di ventilazione e di condizionamento. Il giovane abitava con i genitori, la madre Rosa Nappa, il padre Pietro e la sorella Elisa, nell’alloggio di via De Gasperi lungo la vecchia Salaria. La salma del giovane è stata composta nell’obitorio dell’ospedale di Ancona.

La drammatica notizia si è subito diffusa tra la comunità di Monteprandone, ma anche a San Benedetto, dove Matteo aveva tanti amici ed amiche che continuano a lasciare messaggi di cordoglio sulla sua pagina social. Tutta la comunità di Monteprandone si è stretta al dolore dei familiari del ragazzo e anche il sindaco Sergio Loggi ha avuto parole di conforto per i genitori colpiti da una così terribile disgrazia. "Quando ho appreso la notizia è stata una coltellata al cuore – riesce a dire con la voce rotta dalla commozione, Cristina Allevi che era stata sua insegnante dalla terza elementare e che aveva continuato a seguirlo per tutti questi anni a livello di amicizia – Matteo era un ragazzo speciale dalla bellezza infinita negli occhi e nell’anima, un giovane di una grande sensibilità". La voce di Cristina s’incrina ad ogni piccolo ricordo: "Gli facevo spesso le prediche e qualche volta mi ha anche guardato male perché gli raccomandavo sempre di fare il bravo. Conosco i suoi genitori, la sorella e molti suoi amici e capisco il loro grande dolore. Troppo sangue lungo questa Autostrada, così non si può più andare avanti". L’amico trentaquattrenne sambenedettese, che era alla guida del Doblò, è rimasto ferito ma le sue condizioni non sarebbero preoccupanti. Matteo è il secondo cittadino di Monteprandone che ha perso la vita sull’autostrada A 14 negli ultimi tre mesi. Il 14 gennaio scorso la comunità aveva pianto la morte di Sergio Mazzagufo, 61 anni che, alla guida di un furgone della ditta Orsini, aveva tamponato un mezzo pesante in colonna all’interno della galleria Montesecco.