
"L’amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo per individuare altre aree idonee".
Il gruppo consiliare ’L’altra Monteprandone’ ha sollevato forti perplessità per l’imminente installazione dell’antenna Iliad Italia che dovrebbe essere montata in via Beato Venanzio da Fabriano. Una struttura alta quanto un palazzo di 11 piani, secondo le informazioni diramate dalla capogruppo Martina Censori che accusa l’Amministrazione comunale di aver taciuto la notizia ai cittadini della zona. Dopo aver ripercorso tutte le tappe, riportando date e riferimenti tecnici, la Censori evidenzia che Iliad aveva presentato il suo piano di rete e programma di sviluppo un anno fa e che quindi il Comune era ben informato. "Questo significa che l’Amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo per individuare, di concerto con il gestore, altre aree idonee, magari più lontane da abitazioni e parchi – scrive la Censori – Invece nel silenzio si è arrivati all’autorizzazione dell’impianto non comunicando nulla, fino a quando i cittadini, convocati per parlare dell’allargamento della strada, hanno sollevato la questione. Il sindaco sapeva tutto ma ha taciuto e, facendo passare il tempo, ha reso anche difficile la legittima tutela legale di cittadini che non solo temono per la loro salute, ma che sanno di aver subito un danno economico. Lo stesso comparto urbanistico che i privati hanno intenzione di sviluppare, presentando una lottizzazione risulterebbe a questo punto molto penalizzato".
Il sindaco dal canto suo ribadisce "la piena trasparenza e correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale". La normativa italiana vieta, infatti, ai Comuni di impedire l’installazione di impianti telefonici, stabilendo che sono i gestori a determinare le aree per garantire la copertura. "Negli ultimi mesi le Amministrazioni Comunali di Ripatransone, Offida e Cossignano – termina la Censori – sono riuscite ad evitare, di concerto con i residenti, l’istallazione degli stessi impianti in aree sensibili".
Marcello Iezzi