MARCELLO IEZZI
Cronaca

Maxi rissa tra ragazzi, un morto. Il sindaco: "Colpa dei genitori"

Il giorno dopo lo scontro sanguinoso tra gang rivali, arriva lo sfogo social di Spazzafumo "Basta fare gli amici dei figli. I principi sono crollati e la superficialità ha preso il sopravvento".

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Ascoli Piceno)"I genitori cominciassero a fare i genitori e non gli amici dei figli". L’omicidio di Amir Bhenkarbush, 24enne d’origini nordafricane che risiedeva a Giulianova (Teramo), ferito mortalmente con una coltellata sul lungomare di San Benedetto del Tronto all’alba di domenica, durante lo scontro fra due gang a colpi di coltelli e mannaia, ha scatenato attacchi al sindaco, Antonio Spazzafumo, che ieri ha risposto con un lungo intervento. Il primo cittadino ha parlato della sua intenzione di tornare a fare l’imprenditore alla scadenza del mandato e della preziosa opera svolta dalle forze dell’ordine. Poi l’affondo alle famiglie. "Basta a essere amici dei figli. Quando un ragazzo viene ricoverato in coma etilico e la famiglia, chiamata alle 4 del mattino, dice: ‘ma perché ci avete chiamato, se la deve sbrigare da solo’, allora il pensiero che mi viene in mente è che qualcosa sia andato storto, che i veri principi sono crollati e che la superficialità e l’ignoranza hanno preso il sopravvento". Infine il sospiro di sollievo e l’appello: "La cosa che mi consola di più è che oggi ho avuto la solidarietà del mondo giuridico, dei sindaci e di tantissimi cittadini. A tutti chiedo solo una cosa, amate San Benedetto e boicottate tutti quei profili social, pseudo satirici, che invece la infangano".

Sul fronte investigativo, i carabinieri della compagnia di San Benedetto e di Ascoli, coordinati dalla Procura, hanno emesso tre mandati d’arresto e due denunce a piede libero. Il primo a varcare la soglia del carcere di Marino del Tronto (Ascoli) è stato un italiano di 20 anni residente a Giulianova; poi un ragazzo di 22 anni nato in Italia da genitori romeni, residente a Giulianova e un uomo di 30 anni nato in Italia da genitori marocchini residente a Grottammare. Questi ultimi due sono piantonati all’ospedale di San Benedetto a seguito delle ferite subite nella mattanza a colpi di coltello e machete. Appena dimessi saranno trasferiti in carcere. Denunciato a piede libero un 25enne italiano residente a Grottammare, che si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Ancona per la lesione all’addome all’altezza della milza. Come per la vittima e per il ragazzo d’origine romena, anche il grottammarese ha precedenti con la giustizia. Denunciato anche un 30enne residente a Monteprandone. Per i tre arrestati l’accusa, a vario titolo, è rissa aggravata, omicidio e tentato omicidio.

Nelle prossime ore la Procura dovrebbe far conoscere il giorno in cui sarà eseguita l’autopsia sulla salma di Amir, che si trova nell’ospedale di San Benedetto. Ieri, in Prefettura, è stato convocato il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica durante il quale il prefetto Sante Copponi ha deciso di chiedere la collaborazione dei gestori di locali ad alta frequentazione ed ha garantito maggiori controlli della movida. Il sindaco Spazzafumo ha chiesto un maggiore monitoraggio nel mondo minorile che in città emula i capi banda delle gang.

Marcello Iezzi