Medicina d’urgenza: un’odissea senza fine

È un’odissea senza fine, quella della Medicina d’Urgenza di San Benedetto, che non si è mai veramente ripresa dalla sospensione ordinata il primo novembre. Dopo il naufragio dell’esperienza delle cooperative private, Italia Viva chiede alla regione di intercedere per far sì che il Piceno possa pescare medici dalla graduatoria relativa al bando emanato tempo fa dall’Area Vasta 2. In questo modo, la Murg rivierasca potrebbe tornare a regime dopo mesi di alterazione del servizio, in cui ora è possibile effettuare solo l’osservazione breve intensiva. "Le difficoltà al reparto di Medicina d’Urgenza del Madonna del Soccorso di San Benedetto sono infinite – commenta il coordinatore regionale di Italia Viva Fabio Urbinati – Ora vedremo se al Madonna del Soccorso sarà assegnata qualche unità dei circa 18 medici del concorso effettuato in Area Vasta 2, medici che a breve dovrebbero prendere servizio e si spera non solo negli ospedali del nord delle Marche". Secondo il renziano, Palazzo Raffaello starebbe tirando troppo la corda con la sanità picena. "Le toppe della regione Marche ad un reparto che per anni è stato il cuore dell’emergenza e urgenza del Sud delle Marche non stanno portando benefici tangibili – continua l’ex consigliere regionale - Purtroppo il sostegno delle cooperative private è totalmente fallito e non ha neppure alleviato le gravi carenze emerse nell’anno 2021". Si ricorderà, infatti, come la settimana scorsa la direzione dell’Area Vasta 5 abbia stracciato la convenzione con la cooperativa sociale ingaggiata per i turni notturni alla Murg. Turni in gran parte saltati senza giustificazioni accettabili.

"Dalle dinamiche regionali temiamo che queste difficoltà siano dovute non solo alla pandemia, ma anche e soprattutto ad una chiara volontà del governo marchigiano che si è chiaramente palesato con il piano regionale di edilizia sanitaria, il quale non prevede nessuna risorsa per il Madonna del Soccorso. Quindi da oltre sei mesi l’ospedale sambenedettese non può usufruire del suo reparto di Medicina d’Urgenza. Una situazione su cui purtroppo regna un silenzio colpevole". Urbinati ne approfitta per punzecchiare Acquaroli e Saltamartini sulla questione ospedale: "Intanto prosegue la presa in giro dell’ospedale di primo livello su due plessi. Resta quindi l’Area Vasta 5, quella stessa area vasta che nei suoi piani prevedeva per il Madonna del Soccorso una vocazione all’emergenza e urgenza. Sappiano che il centrosinistra a San Benedetto ha portato il reparto di Medicina d’Urgenza, mentre il centrodestra lo sta chiudendo".

g.d.m.