Messaggio del vescovo a turisti e operatori: "Serenità e stare insieme"

Non dimentica mai di rivolgere un pensiero ai turisti e agli operatori dell’accoglienza il vescovo di Fermo, Rocco Pennacchio in un contesto storico che impone gesti di pace e di serenità: "Purtroppo anche nel nostro piccolo, fragilità e conflittualità sono due caratteristiche delle relazioni umane che di sovente ci prendono la mano. Quando siamo stanchi, con più difficoltà sopportiamo le asperità della vita e reagiamo con durezza; quando siamo stretti alle corde, ci chiudiamo per aspettare di assestare il colpo decisivo all’avversario; quando siamo stressati dal tran tran quotidiano diventiamo sordi alle richieste di aiuto di chi cammina con noi. Credo che sia importante partire proprio dall’ammettere le nostre fragilità e dal costatare, di conseguenza, la nostra indole conflittuale per comprendere quali strumenti ed occasioni valorizzare per perseguire un’inversione di tendenza". Il vescovo Pennacchio raccomanda anche a chi è in vacanza di curare il proprio spirito, perché sia un tempo di nutrimento, di divertimento ma anche di consapevolezza: "Nella nostra terra potrete cercare di resettare alcune criticità interiori attraverso la scoperta delle tradizioni culturali e religiose della nostra storia passata e presente, diffusissima in ogni paese, borgo e città. Dalle feste patronali alle manifestazioni rievocative storiche, dagli eventi culturali alle proposte religiose, dai luoghi dello spirito (monasteri, conventi, santuari e parrocchie) ai luoghi della cultura (rete museale e proposte teatrali), dai cammini ai pellegrinaggi e tanto altro ancora. Da qui può scaturire una buona abitudine a sapersi ritagliare dei tempi da dedicare a se stessi che divengono, poi, tempo dedicato "con" gli altri. Tempi in cui smorzare l’aggressività e la propensione alla conflittualità scoprendo e, addirittura, meravigliandoci di essere non da soli lungo la via, di essere tutti un po’ interdipendenti, di stupirci pieni di gioia nel camminare insieme e di saperci stimare a vicenda". Agli operatori del turismo il vescovo Pennacchio parla di un tempo difficile: "Il senso e l’azione della giustizia non possono prescindere dall’armonia all’interno e tra ogni gruppo sociale, dalla famiglia alle nazioni fino all’umanità intera. Nelle relazioni personali, nei rapporti di lavoro, nelle scelte strategiche e in quelle di ordinaria organizzazione e responsabilità, possiamo impegnarci nell’ascolto delle esigenze dell’altro e di tutto il creato che ci circonda in modo da giocare una partita determinante come una squadra affiatata che ha a cuore il vero ben-essere".