Ascoli, Cesare Milani nuovo direttore dell’Area Vasta 5

Il neodirettore: "Il primo obiettivo sarà ridurre le liste d’attesa"

Cesare Milani

Cesare Milani

Ascoli, 18 settembre 2018 - «Tengo molto a rasserenare il clima tra i nostri lavoratori». Le prime parole di Cesare Milani dopo la nomina a direttore dell’Area vasta 5, ieri da parte della giunta regionale su proposta secca del direttore generale Asur, non potevano essere diverse. Milani lavora infatti in azienda dal 1987, ed è dirigente amministrativo dal 2000. Dal 1995 al 2004 è stato sindaco di Montefalcone Appennino, ciò che gli permette una qualche dimestichezza con l’altro versante del suo nuovo ruolo triennale. Del resto, è significativo il fatto che non ci sia stata alcuna terna di papabili, ma solo le tre sillabe del suo cognome, su cui tutte le forze politiche si sono dette d’accordo. I bene informati dicono che Milani non sarebbe stato affatto il candidato del consigliere regionale Piero Celani di Forza Italia, ma della vicepresidente della Regione Anna Casini e del sindaco di Offida Lucciarini, su cui hanno concordato tutti gli altri protagonisti della vita politica regionale. A partire dallo stesso Luciano Agostini, secondo altri il vero regista di tutta l’operazione.

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Milani, il suo nome circolava da mesi. Avrà già in testa una quantità di cose da fare.

«Il primo punto è che la gente possa attendere meno per ottenere prestazioni sanitarie. È la questione delle liste d’attesa. Il presidente Ceriscioli vuole ridurle sin dalla sua elezione, ora dovremo occuparci delle azioni da mettere in campo. Naturalmente non partiamo da zero».

Specie negli ultimi tempi, il pubblico ha comprato pacchetti di prestazioni dal privato, che non è precisamente la stessa cosa.

«Il privato di cui parliamo, come le cliniche San Marco di Ascoli o Stella Maris e Villa Anna di San Benedetto, è accreditato. Non è quindi alternativo, ma complementare a noi».

Ci sono poi i laboratori analisi, sempre più numerosi, mentre in quello dell’ospedale di San Benedetto ci sono frequenti problemi addirittura di ordine pubblico.

«Il primo ottobre partirà il progetto ‘zerocode’ per prenotare queste prenotazioni tramite app per smartphone. Stamattina ho partecipato a una riunione su questo, come direttore amministrativo».

I dipendenti dell’Area vasta 5 lamentano carenze di personale, eccesso di straordinari e taglio alla retribuzione degli straordinari medesimi. Chiederà più soldi e personale?

«Quando ero sindaco non potevo dare risposte su tutto, ma era importante un clima accettabile, parlando con i cittadini. Come direttore di Area vasta avrò il ruolo di ‘facilitatore’ dei processi regionali, e miei referenti saranno il direttore Asur Marini e il presidente della Regione Ceriscioli».

Ospedale unico. Meglio a Pagliare o verso la costa?

«Spetta alla Regione e ai politici stabilirlo. Noi raccoglieremo le istanze per portare a compimento nel più breve tempo possibile quello che viene deciso».

Dopo l’indicazione della terna per il nuovo primario dell’ospedale di San Benedetto, cinque medici su quindici hanno chiesto il trasferimento. Nominerà il secondo in graduatoria?

«Devo ancora prendere atto di come stanno le cose e di cosa stia accadendo. Non so ancora quando io stesso entrerò in servizio».