
Il luogo degli avvistamenti e di fianco le foto e le ricerche
Ascoli, 22 giugno 2025 – C’è chi è convinto di avere una bestia feroce che lo aspetta fuori casa, chi minimizza e chi la butta sul ridere, con meme esilaranti sui social. Una cosa è certa, del puma di Venarotta ne parlano tutti, nel Piceno e non solo. Una notizia che ha iniziato a diffondersi qualche settimana fa, ma che rapidamente sui social ha fatto il record di post e condivisioni di articoli, anche piuttosto discutibili: del resto non è la prima volta che si narra di animali selvatici esotici pronti a saltar fuori dalle campagne con il favore delle tenebre.
Partiamo dall’inizio: il 29 maggio partono le prime segnalazioni di una giovane leonessa avvistata nel territorio di Venarotta, per la precisione a Galligiano. Diverse persone, giudicate attendibili da chi aveva raccolto la notizia, giuravano di aver visto il grande felino in una zona impervia. Passato quasi un mese, la leonessa è diventata un puma, e la notizia si è ingrandita arrivando a coinvolgere i carabinieri forestali, da subito piuttosto scettici: del resto non è la prima volta, basta ricordare la pantera di Grottammare e quella della Vallata.
Coinvolto anche il Comune di Ascoli, visto che alcuni avvistamenti darebbero l’animale nei pressi di Mozzano. Il sindaco di Venarotta ha invece incontrato i cittadini una settimana fa per tranquillizzare i residenti e fornire sviluppi sulle ricerche. Il dottor Giorgio Filipponi, direttore Servizio Sanità Animale veterinario dell’Ast, aveva detto al nostro giornale che “c’erano stati diversi sopralluoghi e alcune tracce sarebbero compatibili con quelle di un felino”. La traccia in questione sarebbe termica, rilevata grazie alle fototrappole installate in zona.
Forze dell’ordine e sindaci sono ovviamente al lavoro per verificare ogni segnalazione, senza sottovalutare alcuna pista. Ma al momento, per fortuna, non c’è prova di sventurati animali esotici strappati al proprio habitat e lasciati vagare nel Piceno. Tocca andarci con i piedi di piombo, prima di armarsi e star pronti a sparare.
Questa storia tra l’altro arriva in un momento molto delicato per la fauna selvatica: è di ieri l’ultimo appello di 46 sigle rappresentative del mondo ambientalista, animalista, scientifico e del comparto economico sostenibile che gridano da giorni contro la proposta del nuovo ddl caccia. “Allungamento della stagione venatoria anche in piena migrazione, rilancio della cattura degli uccelli per richiamo vivo, caccia nelle aree demaniali, svilimento della scienza e dei pareri di Ispra, aumento del rischio per le persone e molto altro” denunciano attivisti e scienziati, con particolare attenzione alla proposta di dare falcoltà ai cacciatori di sparare anche nei terreni dei privati se non recintati e addirittura multare di 900 euro chi interrompe le attività venatorie. “Avevano formalmente chiesto al ministro dell’Agricoltura un incontro – spiegano da Wwf, Enpa, Lipu e tantissime altre sigle – ma non è mai arrivata risposta”. Va bene il puma, ma ci sono tanti animali selvatici dei nostri territori che hanno solo bisogno di essere difesi.